Il Ladispoli non rallenta, la Vecchia ci prova
di GABRIELE TOSSIO
Con lo stesso piatto servito con cura al Civitavecchia, il Ladispoli archivia la pratica Vescovio, ritrovando Gianluca Toscano in campo e a gonfiar la rete.
Jonis Khoris, che sembra abbia vinto il braccio di ferro con Andrea Luciani, impallina frattanto Danilo Boriello, dando il la ad una corposa vittoria nerazzurra sul Tolfa, impreziosita dall’autorevole firma di Mati Vegnaduzzo, preceduta dal sigillo di Samuele Cerroni.
Pasquale Camillo ha deciso di puntare sull’astro nascente classe 1998, nonostante un risentimento al ginocchio destro lo avesse tormentato durante la settimana.
Per ‘‘Cerro’’ camiseta numero 10 sulle spalle offerta dal neo tecnico civitavecchiese con annesse responsabilità da sopportare e trasformare positivamente sul campo, assolutamente ben tollerate.
Il futuro è già cominciato al Civitavecchia, patron Arduini lo ha affermato nel pre derby: «Voglio una squadra più giovane: Cerroni è il biglietto migliore che Civitavecchia possa offrire al presidente per allestire un parco under, intanto, degno di una squadra non all’altezza onestamente dell’Sff Atletico già virtualmente campione.
Ladispoli viaggia celermente verso gli spareggi, Civitavecchia insegue rinfrancata. In basso Tolfa annaspa nuovamente, nell’impegno però più duro dei tre sostenuti in sette giorni.
Del tennistico cappotto subìto dalla Cpc da Raffaele Scudieri al Paglialunga c’è ben poco da dire.
Sì, d’accordo, la capolista è di un altro livello, ma lo era anche un girone fa, eppure la Cpc vinse. La verità è che la truppa di Massimo Castagnari sta per essere risucchiata in un vortice da cui pare non ci sia via d’uscita.
Una scialuppa la offrirà domenica una Boreale in apnea: non sfruttarla appieno sarebbe l’inizio di una caduta dai risvolti negativi irreversibili.