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"Progetto rosa": Andos ed Asl in prima linea per la prevenzione

"Progetto rosa": Andos ed Asl in prima linea per la prevenzione

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CIVITAVECCHIA – Parola d’ordine prevenzione per la Asl Rm4 e l’Andos. Il comitato locale dell’associazione donne operate al seno e la direzione dell’azienda sanitaria tornano infatti in campo con il “Progetto rosa”.

“Sempre più giovani vengono colpite dal tumore alla mammella – ha spiegato il presidente Andos Annalisa Di Giovanni – e così abbiamo pensato di ampliare lo screening, comprendendo la fascia di età dai 20 ai 45 anni e dai 75 agli 80 anni, in modo gratuito”. Per il mese di marzo le sedute si svolgeranno ogni giovedì mattina, a partire da dopodomani, presso l’ospedale San Paolo. Per le adesioni ci si può rivolgere alla sede Andos di Civitavecchia di via Galilei o presso le stanze rosa del San Paolo (martedì 9/11 e mercoledì 16/17) e quella del poliambulatorio di Santa Marinella (martedì 15.30/16.30). “D’altronde – ha aggiunto il vicepresidente Paola Rita Stella – la prevenzione è fondamentale per aumentare la percentuale di guarigione”. Già due anni fa e lo scorso anno, come ricordato dal direttore scientifico Antonio Carbone, sono stati individuati alcuni casi positivi sottoposti con successo ad intervento precoce. “La mammografia rimane l’esame più importante – hanno sottolineato i medici Marina De Angelis, Antonio Guida e Pietro Zaccagnino della Radiologia del San Paolo – ma qui non abbiamo nulla da invidiare. Possiamo contare su tutte le metodiche possibili: mammografia, ecografia, risonanza magnetica e in ultimo la tomosintesi che incrementa del 30% la diagnosi. Ci confrontiamo poi con il dottor Marco benedetti, per la chirurgia della mammella, e con i nostri oncologi. Un team collaudato e molto preparato”.

Ad oggi, quindi, con i progetti di Andos, i programmi di prevenzione regionale, la normale attività prenotabile al Cup e l’ottobre rosa, la possibilità di controlli e diagnosi non è preclusa a nessuno. “Negli ultimi anni abbiamo puntato molto sulla prevenzione – ha concluso il direttore generale Giuseppe Quintavalle – la radiologia del San Paolo, inoltre, ha metodiche, strumenti e personale adeguati, così come la chirurgia e l’oncologia, e ci permettono di seguire il paziente fino al termine del percorso. E questo anche grazie all’opera di volontariato dell’Andos, fondamentale per le donne”. 

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