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Ladispoli, primarie del centrosinistra: 1500 iscritti

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di FABIO PAPARELLA 

LADISPOLI – Archiviata la prima fase delle primarie. Lunedì si è chiusa l’iscrizione all’albo degli elettori. Una corsa iniziata in salita o forse una staffetta dove al ritiro di un corridore è seguito lo scatto di un altro. Fatto sta che le primarie del centrosinistra sono partite come un diesel: le iscrizioni procedevano ad un ritmo blando e sornione quando Marco Pierini sembrava essere l’unico vero candidato. La mobilitazione serve quando c’è un avversario con cui misurarsi.
Poi l’avversaria si è materializzata in Silvia Marongiu e nelle ultime due settimane il numero degli iscritti all’albo delle primarie è praticamente raddoppiato. Si è assistito ad un rush finale che ha portato il numero totale dei registrati a circa 1500 persone, che costituiranno il corpo elettorale della competizione, evitando che i detrattori possano parlare di primarie disertate e desertiche. Così non è stato. 

Si tratta, a modesto avviso di chi scrive, di un risultato “sanza ‘nfamia e sanza lodo”, una via di mezzo tra un’accoglienza tiepida e un’attenzione diffusa. Un risultato che va sfoltito di quella quota di iscritti che non voterà e che magari avrebbe votato Siro Bargiacchi o, in caso di una sua discesa in campo, Francesca Di Girolamo. Non si può parlare di una prova brillante considerando che il dato degli iscritti, anche prendendolo per intero e identificando 1500 persone come votanti, non raggiunge né si avvicina nemmeno al 10% degli aventi diritto. 
Tarquinia, comune di circa 16 mila abitanti, quindi poco più di un terzo di quelli di Ladispoli, non più di una settimana fa ha visto partecipare oltre 1800 persone alle primarie del Pd cittadino per la scelta del candidato sindaco. Se poi andiamo alle primarie del marzo 2016 ad Anguillara, gli iscritti furono 2140 e i votanti effettivi 1896 per un comune di circa 19 mila abitanti.  

Tuttavia in tempi come questi 1500 firme non neppure un risultato da buttare e vale a ricordare a tutti che il Partito Democratico, per quanto falcidiato da scissioni, rivalità interne e logorato da anni di amministrazione, rimane un perno del sistema con cui tutti gli attori politici locali devono fare i conti. 
Al di là dell’affluenza, comunque, è tutta da vedere quale sarà la paternità politica del picco di iscritti delle ultime settimane. Si è verificata un’inaspettata rimonta di Silvia Marongiu – che malgrado la storia di militanza nel partito era considerata un po’ l’outsider – oppure c’è stata una seconda chiamata alle armi da parte di Marco Pierini dopo aver visto che il gioco rischiava di farsi duro? Questo potremo saperlo solo dopo il 19 marzo.  
Al momento il candidato e assessore ai lavori pubblici Marco Pierini sembra ottimista, calmo come al solito ha commentato il risultato con trasporto: «Al di là di ogni aspettativa, mai primarie a Ladispoli avevano avuto un livello di partecipazione così ampia. Ci dà entusiasmo e fiducia per il futuro».
«Sono state settimane intense, di contatti diretti tra la gente, di ascolto e scambio di pensieri, condivisioni di problemi, nuovi stimoli e prospettive – ha commentato invece Silvia Marongiu – Ringrazio chi mi è stato vicino con entusiasmo e fiducia. Siamo all’inizio di un percorso…».


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