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L'ultimo saluto a Guenda Bernardini

L'ultimo saluto a Guenda Bernardini

Oggi i funerali della giovane di Aranova, fidanzata a Cerveteri, deceduta nel tragico scontro di sabato notte sulla Settevene Palo. Nell’incidente ha perso la vita anche Rafal Marcin Zarazinski, 39enne di nazionalità Polacca, sposato e residente con la sua famiglia a Ladispoli, che da una prima ricostruzione sembra abbia invaso la carreggiata opposta centrando l’auto sulla quale viaggiava la ragazza

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di GIULIANA OLZAI

CERVETERI – Con oltre 150 macchine al seguito è partito alle 14.30 il corteo funebre dal cimitero di Cerveteri alla volta della Capannina di Maccarese, dove è stata organizzata una cerimonia laica per dare l’ultimo saluto a Guenda Bernardini di 27 anni, scomparsa nel tragico incidente stradale di sabato notte sulla via Settevene Palo. Sono state rispettate le volontà della ragazza, note anche agli amici. Dopo la Capannina l’ultimo saluto a Guenda è stato dato alla rotonda di Aranova (fronte scuola). E poi si sono diretti al cimitero di Palidoro per la sepoltura. Alla notizia della sua morte è seguito un tam tam sui social inarrestabile: amici, clienti del bar Gran Caffè di Aranova dove lavorava e colleghi di lavoro gli hanno dedicato moltissimi messaggi. Tutti gli amici ricordano il carattere allegro e solare, con lacrime tra le righe e nostalgia dei tempi andati. «Ciao piccola grazie  di cuore – scrive un cliente –  di tutti i sorrisi che mi hai regalato quando facevi apertura e le risate. Io ti ricorderò sempre non per la tua bellezza esteriore ma per la tua giovialità e il tuo splendido sorriso che avevi già alle 5 del mattino nascondendo le problematiche della vita che come a tutti a volte ci offuscano ma tu eri sempre li con il tuo sorriso che ricorderanno tutti. Grazie!» Di Guenda ha parlato con le lacrime agli occhi Valter Latini, suo collega: «Lavorava qui da quasi tre anni. Il nostro rapporto era come quello di un fratello maggiore con una sorella più piccola. Era una ragazza adorabile, bellissima e sempre col sorriso. Si può dire che io le ho insegnato il lavoro, sono trenta anni che lavoro qui. Lei era alla sua prima esperienza nel settore. Me la sono cresciuta»  dice con voce rotta dalla commozione. 
Sconvolta e sconcertata la comunità di Cerveteri ed Aranova, dove Guenda era residente e lavorava. Guenda aveva un legame molto stretto con Cerveteri. Era la fidanzata di Luca Dionisio portiere della DM84 Cerveteri, la squadra di calcio dilettantistica che gioca in seconda categoria, nata e voluta in memoria di Daniele Mataloni, scomparso prematuramente  in un tragico incidente d’auto, da suo padre Piero, attuale presidente. Guenda ha trascorso la serata  di sabato a Cerveteri col suo fidanzato e coi suoi amici, molti della squadra,  quando verso le ventuno e trenta lascia la compagnia per rientrare a casa perché l’indomani si sarebbe dovuta alzare presto per prendere lavoro al bar.  Ma il destino ha voluto diversamente. Il fidanzato di Guenda e gli amici che stavano con lei, si sono recati sul luogo appena appresa la notizia e poi a notte inoltrata, si sono riuniti in un bar al centro storico del paese, l’unico che rimane aperto fino a notte fonda cercando nel restare uniti conforto all’immenso dolore.
Uno scontro frontale, quello di sabato notte a Cerveteri che non ha lasciato scampo ai due giovani coinvolti. Guenda, sulla via Settevene Palo, su un rettilineo all’altezza del supermercato Pam, alla guida di una Citroen C1, si scontra frontalmente con una Peugeot 208, condotta da Rafal Marcin Zarazinski, 39enne  di nazionalità Polacca, sposato e residente con la sua famiglia a Ladispoli, che proveniva in direzione opposta. Da una prima ricostruzione, sembrerebbe che il giovane abbia invaso la carreggiata opposta centrando in pieno l’auto sulla quale viaggiava la ragazza. Uno schianto terribile e purtroppo fatale per entrambi. Probabilmente complice  la pioggia e il maltempo se l’asfalto al momento dell’impatto era anche viscido. Sul posto è stato necessario l’intervento dei Vigili del fuoco di Cerveteri che hanno estratto dalle lamiere l’uomo che vi era rimasto incastrato. Inutili i tentativi di rianimazione su Guenda protrattosi per diverso tempo,  continuati anche dai sanitari del 118, anche essi nel mentre sopraggiunti. 
I Carabinieri della caserma di Campo di Mare e gli agenti del Nucleo operativo sempre dell’Arma hanno effettuato i rilievi per accertare la dinamica dell’incidente le cui verifiche sono ancora in corso e delle quali verrà  informato il magistrato.


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