Il Tolfa alla prima con mister Legittimo
di ROMINA MOSCONI
Trasferta ostica per il Tolfa. I collinari sono attesi in questa 26^ giornata del campionato d’Eccellenza girone A dalla terza forza del girone, la Valle del Tevere. Dopo le dimissioni dell’ormai ex allenatore Fabrizio Ercolani (prima rigettate e poi accettate dal presidente Franchi) e l’arrivo del nuovo tecnico Cristian Legittimo i biancorossi scendono domani in campo con un’unico imperativo: vincere. Ma la sfida non è una di quelle più semplici, anzi. I padroni di casa sono molto forti in ogni settore e sono in corsa per il 2° posto; i collinari vengono dalla pesante sconfitta di domenica scorsa contro l’Atletico Vescovio e da uno scombussolamento dovuto al cambio di allenatore e quindi non si sa come reagiranno in questa partita in cui è necessario mantenere testa e nervi saldi, evitare errori e capitalizzare al massimo ogni occasione. «Ho trovato – spiega ottimista mister Legittimo – un gruppo disponibile e convinto dei propri mezzi per poter raggiungere il traguardo che tutti, società e giocatori, ci siamo prefissati, cioè la salvezza. Affrontiamo una squadra in forma che ha come obbiettivo il secondo posto, quindi ci aspetta una partita dura che andremo ad affrontare con lo spirito combattivo che ha sempre contraddistinto la nostra squadra». Legittimo, un signore del calcio nostrano, con la sua tranquillità e le sue capacità saprà fare gruppo e infondere alla squadra il giusto tasso adrenalinico e la giusta dose di aggressività per vincere. Visto che Legittimo è arrivato in settimana non ci sono stati i tempi utili per tesserarlo e, quindi, in panchina ci saranno il presidente Giorgio Franchi, Mauro Cornacchia e il massaggiatore Fabrizio Podesta. «La partita sarà difficilissima – spiega il presidente Giorgio Franchi – ma abbiamo assoluto bisogno di un riscatto. I ragazzi sono consapevoli del momento critico e sono sicuro che giocheranno dando il massimo per la squadra. Spero in un approccio favorevole, auspico di vedere nei miei ragazzi la giusta determinazione e cattiveria agonistica. E poi un pizzico di fortuna qualche volta non guasterebbe».