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Santa Marinella scivola in B

Santa Marinella scivola in B

Decisione della giunta Bacheca che ha optato per l’assunzione di un segretario generale adatto alla categoria inferiore alla A. In arrivo Aldo Caferri. Si rischia però il mancato accesso a finanziamenti e contributi statali

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di GIAMPIERO BALDI

 

SANTA MARINELLA – La Perla del Tirreno dà l’addio alla classe A e di riflesso si vede retrocedere, per una delibera di giunta comunale, nella categoria 1 B. La giunta Bacheca, infatti, nel corso dell’ultima seduta dell’esecutivo, ha deciso di “penalizzare” Santa Marinella facendola declassare a città di livello B, per consentire l’assunzione di un segretario generale che non ha i requisiti per poter svolgere la sua attività in un Comune di livello superiore. Si tratta di Aldo Caferri, un dirigente molto noto nell’ambiente, per essere già stato vicino ad assumere l’incarico di segretario comunale, ma considerato che non era in possesso dei requisiti richiesti, non avrebbe potuto svolgere il mandato in una città di classe A. Questa volta però una mano gliela ha data la giunta cittadina, che ha deciso di declassare il Comune per permettere al dottor Caferri di ottenere il posto. Ovviamente, i consiglieri di minoranza, hanno alzato la voce, visto che ci sono voluti decenni per ottenere i requisiti per essere considerati di classe A dal Ministero dell’Interno che, nel lontano 1992, quando sulla poltrona di primo cittadino sedeva Enzo De Frazia, conferì questo titolo a Santa Marinella che venne accolto come una promozione, per una località che da oltre 90 anni aveva ottenuto risultati sotto l’aspetto turistico, climatico e ambientale, tanto da essere messa a livello di capoluogo di Provincia. Con il titolo di classe A, a Santa Marinella sarebbe spettato un segretario generale che avesse i requisiti a carattere nazionale, ed infatti dal 1992 si sono alternati in Comune dirigenti facenti parte di questa categoria. Adesso, però, sono in molti a domandarsi che cosa cambia con il declassamento. Secondo alcuni esponenti di minoranza, questa scelta creerà dei problemi all’amministrazione comunale, perché non potrà accedere a finanziamenti e contributi statali destinati solo a città di categoria A. «Un’altra perla di questa amministrazione – commenta il portavoce del Movimento 5 Stelle Massimo Padroni – perché oltre ai contributi di Regione e Provincia, Santa Marinella perderà quel peso politico che aveva nel consiglio della Città Metropolitana e questo ovviamente creerà danni permanenti alla nostra cittadina».


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