Td Santa Marinella: s'infrangono i sogni playoff
di GIAMPIERO BALDI
Terza sconfitta consecutiva per la Td Santa Marinella calcio a cinque, costretta a dire addio ai playoff, per responsabilità che ricadono essenzialmente sull’intera società. Dopo una prima parte di torneo giocato a livelli stratosferici, Cerrotta e compagni nelle ultime gare hanno mollato gli ormeggi, rendendo inutili tutti gli sforzi fatti per arrivare all’obiettivo che si erano prefissi nel precampionato e cioè l’ingresso ai playoff. Le dichiarazioni rilasciati dal tecnico, dopo il terzo passo falso di seguito questa volta con il Fiumicino, lasciano poco spazio ad interpretazioni diverse. «Ormai – confessa il tecnico Di Gabriele – siamo nel pallone; ma non solo i giocatori, anche io ho grandi responsabilità per queste sconfitte. Evidentemente non abbiamo la mentalità giusta per arrivare a certi obiettivi e me ne assumo pienamente le colpe». Epppure, così come era successo nelle partite con Pomezia e Carbognano, anche stavolta i tirrenici sono partiti sparati andando in gol al 7’ con Leone. Dopo tre tiri liberi gettati al vento e una clamorosa occasione con Piovesan, i padroni di casa si facevano raggiungere al 14’ e quattro minuti dopo subivano il 2 a 1. Negli spogliatoi, il mister, cercava di farsi sentire, nella speranza di svegliare i suoi giocatori che erano caduti in un incomprensibile torpore. Parole gettate al vento, perché anche nella ripresa le difficoltà riscontrate nella prima frazione tornavano in evidenza. Al 9’ comunque i locali riuscivano a pareggiare con Piovesan, ma tre minuti dopo il Fiumicino si riportava in vantaggio. Con un’azione personale, al 12’, Donati riportava in equilibrio il risultato, ma era solo un fuoco di paglia perché con l’espulsione dello stesso Donati e l’inferiorità numerica, i portuali mettevano a segno una doppia marcatura che chiudeva le contese sul 5 a 3. «Possiamo dire addio ai playoff – sentenzia Di Gabriele – e io me ne assumo tutte le responsabilità. Comunque la condizione fisica deficitaria di alcuni giocatori è dovuta al fatto che non partecipano agli allenamenti. Mi ritrovo in campo per le sedute settimanali con cinque grandi e cinque Under 21. È una situazione che non può essere tollerata e dunque la società deve prendere i dovuti provvedimenti».