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Talete, Cesarini (M5S): ''Ranucci dica se sta con Mazzola o con l’acqua pubblica''

Talete, Cesarini (M5S): ''Ranucci dica se sta con Mazzola o con l’acqua pubblica''

TARQUINIA. Il candidato sindaco Ernesto Cesarini del M5S incalza l’avversario del Pd

TARQUINIA – Il Movimento 5 Stelle di Tarquinia spiega i motivi che hanno portato i grillini alla diffida nei confronti del presidente della Provincia Mauro Mazzola in merito alla questione Talete.  Per la diffida ha firmato il portavoce comunale Marco Dinelli aderendo alla proposta del Comitato viterbese “Non ce la Beviamo”. L’obiettivo è difendere un bene primario come l’acqua dalle logiche del mercato e quindi dall’ingresso di Acea tra i soci di Talete Spa, in quanto in contrasto con norme statutarie, regionali e nazionali.

“Crediamo che l’acqua sia un bene troppo importante per affidarlo a soggetti privati – dicono dal M5S di Tarquinia – e che la sua gestione debba essere totalmente pubblica, attraverso consorzi di Comuni o aziende speciali. Un principio che, malgrado l’esito referendario e la legge di iniziativa popolare n. 5/2014 della Regione Lazio, viene costantemente messo a repentaglio da una linea politica nazionale e locale che si muove per dare ai privati i guadagni certi provenienti dalla gestione di servizi cui i cittadini non possono fare a meno”.

A Tarquinia c’è dell’altro. “L’amministrazione Mazzola – afferma il candidato sindaco del M5S Ernesto Cesarini – ha ceduto il servizio idrico a Talete, senza opporre resistenza, pur sapendo che la società si trova “sull’orlo del baratro”. Quale sindaco accorto affiderebbe il più delicato dei servizi a una società in dissesto finanziario? Mazzola inoltre, in tema d’acqua s’è da poco dichiarato incapace di spendere bene i soldi dei tarquiniesi, ammettendo che i dearsenificatori acquistati da lui e la sua giunta, nonostante le costose manutenzioni annuali di cui necessitano, perdono rapidamente la capacità filtrante”.

L’impegno del M5S per la ripubblicizzazione dell’acqua e contro la gestione privata è un punto fermo, “e sarà – prosegue Cesarini – un punto fondamentale del programma elettorale; di contro la politica di Mazzola per agevolare i privati è sotto gli occhi di tutti. Ci chiediamo, invece, quale è la posizione al riguardo del candidato sindaco del PD Anselmo Ranucci, che durante le sue recenti interviste ha più volte dichiarato che la gestione dell’acqua rimarrà totalmente pubblica: aderisce anche lui alla diffida oppure condivide la linea Mazzola di privatizzazione del servizio idrico?”

 

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