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Sviluppo ed occupazione: il Consiglio chiama in causa l'Authority

Sviluppo ed occupazione: il Consiglio chiama in causa l'Authority

Discussa la mozione dei consiglieri Mauro Guerrini e Mirko Mecozzi per la richiesta di un consiglio alla presenza del nuovo presidente dell'Adsp Francesco Maria di Majo per iniziare un percorso comune che rilanci città e porto. Dibattito anche sul trasferimento della scuola materna Galilei con l'interrogazione di Marco Piendibene VIDEO

CIVITAVECCHIA – Convocare un consiglio comunale alla presenza del nuovo presidente dell’Autorita di sistema portuale Francesco di Majo per iniziare un percorso comune che rilanci città e porto, sinergicamente. Di questo si è discusso in apertura di seduta, all’aula Pucci, con la mozione presentata dai consiglieri Mauro Guerrini e Mirko Mecozzi. “Non c’è tempo da perdere- ha sottolineato Guerrini – il porto è fondamentale per il rilancio del territorio e per questo il presidente di Majo dovrà dire alla città che ospita l’Adsp che tipo di programmazione intende attuare per lo sviluppo del network”. Soluzioni economiche ed occupazionali, secondo Guerrini, con tempi certi e modalità di attuazione, anche per mettere fine ad un rapporto di separazione tra porto e città, con il consigliere che ha colto l’occasione per sollecitare l’amministrazione, al suo terzo anno di mandato, “ad intraprendere una strada virtuosa di rilancio”. Il progetto a Fiumaretta, i rapporti con le Ferrovie, gli stessi accordi con il porto: questi i temi su cui si è soffermato Guerrini. 

Dalla maggioranza, pur condividendo l’idea del consiglio alla presenza del presidente Di Majo, una certezza, espressa dal consigliere Fulvio Floccari. “Questa nuova gestione – ha spiegato – sta disattendendo troppi impegni presi, a partire chiaramente dai 2 milioni di euro l’anno per le casse comunali inseriti nell’accordo firmato da Pasqualino Monti e Antonio Cozzolino”. È proprio il sindaco ha ribadito questi aspetti. “Da tempo dialoghiamo con il porto – ha spiegato – arrivando ad accordi ed intese, ad esempio, sul depuratore, sul laghetto Parenti, sul recupero della Rocca insieme a Comune e Curia, sull’allestimento della mostra su Cencelle che ancora attendiamo, fino alla questione dell’affidamento del porto storico, che potrebbe davvero garantire nuovi posti di lavoro, anche per il settore della cantieristica navale. Abbiamo lavorato nell’ottica della collaborazione, come ha dimostrato l’approvazione dell’adeguamento tecnico funzionale o il progetto di sviluppo del retroporto insieme anche ad Unindustria.  Il presidente quindi – ha concluso il Sindaco – ci dovrà dire se le sue politiche sono in continuità o meno con quelle precedenti: la città si aspetta che il porto faccia la sua parte”. 

Certo, lo ha ricordato anche Rita Stella, sarebbe più funzionale se questo consiglio fosse convocato una volta insediato anche il comitato di gestione e nominato il segretario generale, questioni oggi in alto mare. La mozione è stata quindi votata all’unanimità. 

Nel corso della stessa seduta si è discusso anche il trasferimento della scuola materna di via Galilei, con l’interrogazione del consigliere Pd Marco Piendibene. “Una decisione contestata dalla famiglie che vedono in quella struttura un punto di riferimento – ha spiegato – la presunta pericolosità se è reale, lo è da subito e non a partire da settembre, mese entro il quale avverrà il trasferimento alla Don Milani che, a detta dei genitori, garantirà un peggioramento del servizio”. Ma l’amministrazione vuole andare avanti su questa linea, come confermato dal l’assessore alla Scuola Gioia Perrone, la quale ha parlato di un intervento da contestualizzare in un progetto più ampio di valorizzazione ed ottimizzazione del patrimonio comunale. “Con il trasferimento – ha sottolineato – si va a garantire un servizio migliore, con maggiore sicurezza per bambini ed operatori e spazi più confortevoli. Il decentramento oggi non è più sopportabile per i comuni: solo per le scuole contiamo 25 edifici con un conseguente elevato costo di manutenzione. Abbiamo concordato per tempo questa iniziativa. Praticamente decidendola con un anno di anticipo. Abbiamo già incontrato i genitori e lo faremo a breve, di nuovo, con il sindaco. Una cosa è certa: quella è una sede impropria sotto vari aspetti, con criticità non superabili con semplici interventi tecnici. E con questo trasferimento garantiremo un livello ed una qualità del servizio nettamente superiori”. 

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