A Riva di Triano è tempo di rivincita
Voglia di rivincita per Carlo Potestà, di miglia per Luca Sabiu, di crescita per Alberto Bona, d’Italia per Michel Cohen, di vittoria per Ambrogio Beccaria e, infine, di compagnia, per un solitario, Matteo Miceli, che ha deciso di correre la Roma in doppio con la propria compagna, Corinna Massimi.
A Riva di Traiano la vela è sempre stata padrona, ma da oggi e fino alla fine della Roma per 1/2/Tutti, lo sarà ancora di più. Certo si organizza anche la parte ludica, con feste, cene e premiazioni; ma sono argomenti del tutto secondari rispetto agli aspetti tecnici e sportivi. Saranno giorni a pane e vela, quelli prima dell’inizio dalla corsa. Si pensa, infatti, a prepararsi e a prepararsi bene. Domani ci sarà il corso per la gestione del sonno, tenuto dal dottor Claudio Stampi e sabato la giornata dedicata al routing, otto ore con teoria e pratica sugli strumenti (info c/o il Circolo cnrt@cnrt.it). Le iscrizioni continuano a crescere: tra i solitari è arrivato anche il Figaro di Michel Cohen, mentre in doppio gli iscritti non solo continuano ad aumentare, ma alcuni equipaggi si stanno già sottoponendo a lunghi allenamenti per poter essere pronti ad affrontare le 525 miglia dell’impegnativa transtirrenica. Tra i solitari il più agguerrito è sicuramente Carlo Potestà, vincitore della prima edizione della regata in solitario. «Quest’anno – confida il velista toscano – sarà forse la mia prima vera difesa del titolo perché due anni fa non ho potuto disputare la regata per un’operazione di ernia del disco che mi ha tenuto a terra. Ci tengo a precisare che è stato quello l’unico motivo della mia mancata partecipazione. Nella mia querelle con la giustizia sportiva, conclusasi positivamente, che mi ha visto lungamente, anche troppo, coinvolto e costretto a difendermi, non ho mai ricevuto nessuna squalifica. Lo scorso anno, invece, mi sono incasinato da solo subito dopo la partenza, forse ammaliato dalle andature di Andrea Mura e Giancarlo Pedote. Ho rotto il bompresso e ho fatto una caramella inestricabile allo spi. Errore di presunzione. Regata finita subito e me ne prendo tutta la colpa. Ma quest’anno mi sono preparato a dovere. Ho un nuovo bompresso, un po’ più resistente del precedente e un sistema innovativo che mi consentirà di avere sempre una carena perfetta. Si tratta di un pulitore molecolare subacqueo ad ultrasuoni che può essere usato a barca ferma e consente di avere una carena sempre in ordine. Sicuramente la perfezione della carena inciderà anche sulla velocità della barca e se le condizioni meteo saranno favorevoli al mio Phantomas, penso di poter dire la mia».
Per Luca Sabiu questa sarà invece una Roma per 1 con l’Atlantico in testa. «La Mini Transat – ci dice commentando la sua partecipazione alla Roma per 1 – si avvicina e non vedo l’ora di essere al via anche lì, ma ho bisogno di fare miglia vere in regata e soprattutto in una regata competitiva come questa. So che il clima qui, sia in banchina sia in regata, è un po’ simile a quello dei Mini. Pochi fronzoli e tanta vela. È una regata no frills, di quelle che piacciono a noi. Ci saranno problemi sulla rotta e la necessità di tanta attenzione, perché il Tirreno è trafficato come una tangenziale nell’ora di punta. Sembra assurdo, ma da questo punto di vista in oceano è tutto molto più semplice». Per Matteo Miceli è invece il momento di una Roma per 2, in coppia con Corinna Massimi, sul suo Este 35 Perché Sì.
«Tradisco la vela in solitario – dice Matteo Miceli – ma ancora per poco. Il mio Eco 40 è quasi pronto. Abbiamo albero, bulbo e stiamo procedendo velocemente a rimetterla in acqua. La prossima regata sarà in solitario e probabilmente sarà la Roma-Giraglia. Intanto in questa Roma per 2 ho una sfida tutta in famiglia con la gemella di Perché Sì, ovvero Whisky Eco, l’Este 35 di Valerio Brinati. E se dovessi batterlo sarà davvero una grande impresa, perché Valerio e la sua barca sono una cosa sola e la Roma per 1/2/Tutti è la sua corsa. In solitario o in doppio non ne ha saltata mai una e ne ha anche vinte parecchie».