Camping Ladispoli: parte il countdown per la conferenza dei servizi
di FABIO PAPARELLA
LADISPOLI – Una mobilitazione fattiva e vivace quella dei campeggiatori di Ladispoli che, ieri mattina, hanno protestato con un sit-in davanti alla Pisana, sede della Regione Lazio. A fare loro da tribuno in consiglio regionale ci ha pensato Daniele Sabatini (Cuori Italiani), che durante il question time ha nuovamente incalzato l’assessore Michele Civita, oggi assente, sulla questione camping e sulla richiesta di procedere ad un commissariamento ad acta del comune di Ladispoli (presentata il 19 gennaio dalla Riviera Camping e il 16 febbraio dal Camping Queen).
Quella avanzata da Sabatini era la sua terza interrogazione sulla vicenda. In occasione dell’interrogazione immediata del 10 febbraio, discussa in consiglio il 22 febbraio, ai rilievi di Sabatini sulla presunta inadempienza del comune di Ladispoli e sull’urgenza di risolvere la questione prima dell’inizio della stagione estiva, pena gravi danni per le attività dei lavoratori, l’assessore Civita aveva fatto presente di aver chiesto al comune di Ladispoli tutta la documentazione. Prima di nominare un commissario ad acta bisognava infatti verificare la sussistenza di una situazione di inerzia dell’ente.
Ad oggi sarebbe pervenuta alla Regione – come riferito dall’assessore ai rapporti col Consiglio, Mauro Buschini, in risposta alla nuova interrogazione di Sabatini – una nota del comune di Ladispoli, datata 24 febbraio 2017, che informava la Regione di aver revocato la precedente conferenza dei servizi e convocato la nuova conferenza decisoria. Un passaggio amministrativo della durata massima di novanta giorni.
Dunque la Regione, ha dichiarato in aula Buschini (che ha fatto le veci dell’assessore alle Politiche del Territorio e Mobilita, Michele Civita), «non può esercitare al momento i poteri sostitutivi regionali. Verificherà però che entro il termine fissato dal comune si concluda la conferenza decisoria. In difetto provvederà a trasmettere gli atti alla Giunta Regionale, ovviamente per procedere».
Nel frattempo, però, il tempo scorre e i campeggiatori non si ritengono affatto soddisfatti finché una soluzione certa non si concretizzerà.
La conferenza ancora non è stata aperta, lamentano, e i tre mesi rischiano di allungarsi sulla stagione turistica e balneare. Il camping La Riviera, inoltre, ha attivato un ricorso presso il TAR del Lazio sezione seconda quater per la declaratoria dell’illegittimità del silenzio serbato dal Comune di Ladispoli, con istanza di nomina di commissario ad acta.
I giudici del TAR hanno fissato fissato per il giorno 11 aprile 2017 la discussione in camera di consiglio. L’aspetto giudiziario, secondo la Pisana, potrebbe però sovrapporsi all’iter amministrativo:
«Il comportamento della società rischia di creare una sovrapposizione della valutazione della medesima fattispecie da parte della Regione e del Tar», scrivono dalla Regione.
Nei prossimi giorni il sindaco Paliotta e l’assessore Civita potrebbero essere convocati alla Pisana per un confronto nel merito.
«Per i danni arriveranno le richieste di risarcimento – tuona nel frattempo Sabatini – Per il vergognoso scaricabarile istituzionale, invece, le responsabilità sono chiare a tutti: Zingaretti, Civita e il Pd del Lazio renderanno conto ai cittadini».
Intanto nel corso della giornata di ieri, dopo il sit-in e il confronto nell’aula del consiglio regionale, la nota stampa diramata dalla Regione Lazio contesta le accuse di inerzia dei consiglieri Palozzi, Malcotti, Sabatini e Cangemi.
«Non sussiste un’inerzia regionale – si legge nel comunicato – in quanto il Comune ha avviato apposita Conferenza di Servizi da concludersi entro termini fissati nel rispetto di quanto previsto dalla legge».