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Morte di Almerighi, cordoglio in città

Morte di Almerighi, cordoglio in città

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CIVITAVECCHIA – Cordoglio in città per la morte dell’ex presidente del Tribunale di Civitavecchia Mario Almerighi. Il rito funebra sarà celebrato oggi pressola chiesa di San Pancrazio a Roma, mentre la salma sarà esposta fino alle 11 nell’aula Occorsio presso il Tribunale di Roma. 

“Durante il mio mandato ho avuto l’onore di conoscere il giudice Almerighi – ha ricordato il sindaco Cozzolino – all’inizio del 2015 è intervenuto nei lavori della commissione ambiente e qualche mese prima, a fine 2014, ha presentato all’aula Pucci, il suo libro “La Storia si è fermata”. Abbiamo avuto modo di stringere un rapporto di reciproca stima e avere in regalo un libro scritto da un pezzo di storia di questo paese è stato per me un grandissimo onore. Nel 2016 il giudice ha impreziosito con la sua presenza la settimana della trasparenza e della legalità organizzata dal Comune di Civitavecchia: alla cittadella della musica un suo testo è stato messo in scena da Bebo Storti e Fabrizio Coniglio. Il giudice Almerighi – ha ricordato ancora il Sindaco – ha fatto la storia giudiziaria di questo paese indagando sugli scandali tra politica e lobby petrolifera di metà anni ’70 e rivelando a questo paese che dietro l’assassino di Calvi c’era molto più di quello che si poteva immaginare. Personalmente lo ringrazio per aver condiviso con me le sue esperienze. Momenti della storia di questo paese che, forse e chissà quando, riusciremo a capire e ad accettare come nazione. Il suo impegno nella diffusione della storia di quei decenni, dopo essere stato il “pretore d’assalto” ma anche Presidente del Tribunale di Civitavecchia, ci impongono di rivolgergli un pensiero per essere stato protagonista anche di un pezzo della storia della nostra città. Alla famiglia vanno le più sentite condoglianze da parte mia, dell’Amministrazione e di tutta Civitavecchia”.

L’Associazione Caponnetto si è detta particolarmente colpita ed addolorata dalla notizia della morte del giudice, “uno dei Magistrati più integerrimi e coraggiosi d’Italia. Il suo curriculum professionale – hanno sottolineato dall’associazione – è infarcito di atti che fanno onore alla Giustizia del nostro Paese, a cominciare da quello che portò alla sbarra e alla condanna personaggi potenti e generali nel famoso scandalo dei petroli. Amico di Giovanni Falcone e di Nino Caponnetto, egli é stato, fra l’altro, presidente dell’Anm, carica dalla quale si dimise dopo poco per dissensi sulla linea che altri sostenevano. Un’integrità morale, la sua, che non ha mai abbandonato, che lo ha accompagnato fino all’ultimo e che lo ha caratterizzato anche dopo il suo pensionamento con un forte impegno civile fra i giovani e come scrittore. Un magistrato ed un uomo di altissimo profilo morale, professionale ed umano. Potremmo dire, fra i pochi che rendono onore al Paese. Presidente della fondazione Pertini – hanno concluso – ha sempre apprezzato l’operato dell’associazione Caponnetto e ci ha onorato della sua amicizia. Lo piangiamo, stretti nel dolore più profondo. Alla moglie,ai figli ed alla famiglia tutta la nostra più sentita vicinanza e le condoglianze più vive”.


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