L’orto botanico diventato ricettacolo di topi e sterpaglie
SANTA MARINELLA – Uno dei parchi pubblici più conosciuto della città versa in una situazione di degrado insostenibile. Quella che era considerata una location per eccellenza delle manifestazioni e degli spettacoli estivi organizzati dal Rione Maiorca, è diventata un ricettacolo di topi e di sterpaglie abbandonata da anni a se stessa. Purtroppo non ha avuto la fortuna di altri parchi che sono stati dati in gestioni alle associazioni e che oggi godono ottima salute. L’orto Botanico sembra non interessare a nessuno e quindi sta deperendo sotto i colpi del tempo che passa. Qualche tempo fa, l’associazione “Officine del Tirreno”, aveva iniziato, grazie all’aiuto di alcuni volontari, a ripulire la vasta area verde ridotta a uno sterpaio. Una società che aveva vinto il bando pubblico, rinunciò alla gestione dell’Orto Botanico a causa della presenza di alcuni vincoli paesaggistici che avrebbero impedito l’attuazione di un progetto che prevedeva la nascita, all’interno del parco, di un punto ristoro e di una pizzeria. La stessa azienda però dal momento che si era aggiudicata il bando, avrebbe dovuto provvedere alla manutenzione dell’area verde e riaprirla al pubblico. Nulla di tutto ciò però è avvenuto e tra le numerose proteste di turisti e residenti, il parco è rimasto sempre inagibile. Da mesi dunque uno degli spazi verdi più belli della città sta cadendo nel degrado più assoluto ed abbandonato a se stesso. In questi giorni, la polemica infuria sui social network, dove si accumulano decine di post che denunciano la situazione di incuria in cui versa l’Orto Botanico e chiedono all’amministrazione comunale di provvedere alla messa in sicurezza del parco. «Resta il fatto – dice la signora Lorena Vitali – che dovremmo pretendere l’apertura al pubblico. Quanti parchi ci sono adibiti a spazio per far giocare i bambini, passeggiare o per far scodinzolare i cani? Nel rispetto delle regole e degli orari di fruizione ovviamente. Non vedo perché uno spazio pubblico debba essere transennato e reso non fruibili Ai cittadini». (Gi.Ba.)