"Bad doctor": depositate le prime motivazioni del Riesame
CIVITAVECCHIA – Sono state depositate in questi giorni le prime motivazioni da parte del Tribunale del Riesame sulle decisioni di scarcercazione e modifica delle misure cautelari firmate dal gip del tribunale di Civitavecchia Giusi Bartolozzi nell’ambito dell’inchiesta ‘‘Bad doctor’’ condotta dai carabinieri e coordinata dal sostituto procuratore Valentina Zavatto.
Secondo l’accusa era stata disarticolata un’associazione a delinquere finalizzata alla truffa, a reati di falso di vario genere commessi da privati e pubblici ufficiali e di sostituzione di persona, relativamente a presunti falsi incidenti stradali per truffare le assicurazioni. Per tutti gli indagati colpiti da misura cautelare, undici tra medici ed avvocati, con la decisione del Riesame è caduto il vincolo associativo, su cui si era fondata la tesi accusatoria. I primi due a comparire, il mese scorso, davanti al Tribunale di Roma sono stati i due medici Francesco Meloni e Maurizio Gaglione, tornati in libertà dopo che il gip aveva disposto l’obbligo di firma per il primo e i domiciliari per l’altro con il Riesame che aveva annullato i provvedimenti cautelari.
Per Meloni si parla di insussistenza del reato – era stato contestato il falso ideologico – e di carenza di gravi indizi di colpevolezza. «Il Tribunale – ha commentato soddisfatto l’avvocato Lorenzo Mereu – ha accolto pienamente le argomentazioni prodotte dalla difesa sull’insussistenza del reato contestato. Per il falso ideologico si arriva anche ad una pena di dieci anni; e questo non è il caso. L’associazione a delinquere, nel nostro caso, era invece già caduta con il gip». Sono attese nei prossimi giorni le motivazioni anche degli altri indagati, specie dei due medici Gino Saladini e Giuseppe Di Iorio, oggi agli arresti domiciliari dopo due settimane di carcere.