Affanno Vecchia, Cpc sull'orlo del baratro
di GABRIELE TOSSIO
Appesa a meno di un filo, la Compagnia Portuale dovrà meditare sulla sconfitta numero diciassette maturata al tramonto della trentunesima giornata di un turno infrasettimanale che ha aperto letteralmente un solco, probabilmente incolmabile, tra la roja e uno scomodo playout. La Cpc ha la terza peggior difesa del girone A, ed è la squadra che, dopo Vigor Acquapendente (retrocessa) e La Sabina (spacciata) ha perso in più occasioni. I numeri sono implacabili e se, come paventato più di un mese fa, un playout nel raggruppamento A molto probabilmente ormai non si giocherà, rischiano di essere purtroppo gli impietosi numeri prodotti dalla Cpc, a sentenziare tale peculiarità prevista dall’articolato, ma cristallino regolamento.
Nel giro di un mese, Cristian Legittimo, ha invece riportato entusiasmo, e soprattutto punti, nel clan collinare del Tolfa. Legittimo ha ravvivato un gruppo spento, anche se l’operato del suo predecessore Fabrizio Ercolani ha comunque costituito uno spunto positivo su cui posare nuove idee portatrici di curiosità stimolante nel gruppo e, a tratti, di slancio proteso verso un ritorno allo spirito battagliero, colpevolmente dissolto e dunque, sovente perso.
Tenacia, rabbia e sopratutto concretezza che ha smarrito invece nel momento clou, come sempre accaduto quest’anno, il Civitavecchia nella sfida col dismesso Crecas Città di Palombara. Solo reti inviolate tra i nerazzurri e i baby rossoblu (sette Under nell’undici iniziale, più cinque classe ‘99 in panchina) di mister Corsi. Il Crecas, che nelle ultime sette partite aveva raccolto una sola vittoria con l’Eretum e ben sei sconfitte, ha messo a nudo i limiti caratteriali di un Civitavecchia non ancora maturo, va ampiamente rimarcato, per piantarsi stabilmente alle spalle dell’Atletico e giocare quindi i playoff nazionali per un posto in serie D.
È ripartito, ma non ci voleva molto in questo caso, il Ladispoli: del resto una squadra con Toscano, Bertino e Rocchi davanti non può bivaccare su un accademico campionato di metà classifica. Per i playoff sempre le solite tre concorrono: stavolta però è il Ladispoli che arriva lanciata da dietro, quando siamo giunti ormai sul rettilineo finale.