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Sopralluogo in falegnameria: sette giorni per i risultati

Sopralluogo in falegnameria: sette giorni per i risultati

Incendio al laboratorio-mobilificio "Ellemme Arredamenti" di Santa Lucia. Carabinieri e Vigili del fuoco di nuovo sul posto per chiarire l’origine delle fiamme. Si cercano eventuali tracce di acceleranti per confermare o meno la natura dolosa

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CIVITAVECCHIA – Ci vorrà almeno una settimana per avere i primi risultati del sopralluogo congiunto che ieri mattina si è svolto nella falegnameria-mobilificio ‘‘Bonarino’’, di proprietà oggi della ditta Ellemme Arredamenti, all’indomani del vasto incendio che si è sviluppato martedì notte e che ha praticamente distrutto il capannone. 
Un’ispezione da parte dei Carabinieri della Compagnia di Civitavecchia e del nucleo speciale dei Vigili del fuoco nella struttura da 550 mq, tra via Tirso e via Vittorio Palma, in zona Santa Lucia, per cercare di chiarire le cause dell’incendio.   
Da un primo accertamento, infatti, non sarebbe stato possibile risalire ad un’origine dolosa o meno dell’incendio. Difficile per la vastità dell’area interessata e per i danni subiti stabilite chiaramente cosa fosse successo. L’unica certezza, al momento, sono i danni ingenti all’attività, con i macchinari andati completamente distrutti così come i mobili già pronti per essere consegnati. Si parla di un danno da centinaia di migliaia di euro per l’azienda. 
Per tutta la giornata di mercoledì gli uomini della caserma Bonifazi sono stati impegnati nello spegnimento anche dei focolai che si andavano via via formando per la presenza di molto legname e materiale facilmente infiammabile in tutta l’area dei capannoni. Un intervento per niente facile, che nella notte ha richiesto anche l’ausilio di autobotti da Cerveteri e da Roma. Lunghe ore di intensa attività. 
Una volta spento tutto si è potuto cercare di verificare la situazione. Procedendo quindi con il sopralluogo utile a fare luce su un episodio sul quale la Procura ha subito deciso di aprire un’indagine. 
E così ieri mattina si è proceduto alla verifica dei luoghi, si sono cercati elementi utili e si sono raccolte informazioni che ora verranno analizzate e confrontate. Si dovrà capire se sia stato un corto circuito, come inizialmente ipotizzato, a mandare a fuoco il capannone, oppure se via sia stata un’origine dolosa alla base dell’incendio. In questo caso sarà fondamentale stabilire se il rogo possa aver avuto uno o più focolai e se sia stata riscontrata la presenza sul posto di un qualche accelerante. Ma, come detto, occorrerà attendere qualche giorno per avere delle risposte più precise. 


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