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Simav, lettera alla Regione

Simav, lettera alla Regione

Fiumicino. I lavoratori chiedono aiuto a Zingaretti. La proposta: "Chiedere ad Adr di reintegrare il personale tagliato fuori"

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FIUMICINO – Visto che il servizio delle emergenze aeroportuali deve per legge tornare a far parte del perimetro di Aeroporti di Roma, i lavoratori della Simav hanno deciso di scrivere alla Regione Lazio una lettera. sulla Situazione lavorativa dei dipendenti che operano negli aeroporti di Fiumicino e Ciampino.
«Siamo una rappresentanza di lavoratori della Società SIMAV S.p.A.- si legge nella missiva – azienda che svolge le attività di manutenzione mezzi e gestione emergenze negli scali romani di Fiumicino e Ciampino. In data 14 aprile 2017 tutti i 67 dipendenti operanti nei due siti aeroportuali hanno ricevuto la comunicazione di licenziamento collettivo.
Riepilogando la nostra storia lavorativa, facciamo presente che fino al 31 Ottobre 2012 eravamo tutti in forza presso Aeroporti di Roma S.p.A., con cui per oltre 30 anni abbiamo svolto le attività legate alla manutenzione dei mezzi aeroportuali e alla gestione delle emergenze (crash aeromobili, recovery, emergenze atmosferiche, ecc.), entrambe attività essenziali per garantire il regolare svolgimento di tutte le attività aeroportuali.
Dopo tale data, il gestore aeroportuale A.d.R. decide di effettuare in favore di SIMAV una cessione di ramo di azienda, lasciando esclusa da tale operazione la gestione delle emergenze, poiché le norme sulla concessione aeroportuale (ENAC – A.d.R.) stabiliscono la loro non cedibilità a terzi.
Contestualmente alla cessione di ramo d’azienda, però, A.d.R. sceglie di appaltare comunque la gestione emergenze a SIMAV, dove nel frattempo erano confluiti proprio dalla cessione gli operatori già certificati ed addestrati a svolgere questo servizio così delicato e fondamentale per ogni aeroporto.
Vista la recente comunicazione di licenziamento collettivo, nonché la grave situazione che per noi 
tutti si profila, Vi chiediamo di poter intercedere nei confronti di A.d.R. e delle autorità competenti, affinché possano essere re-internalizzati in A.d.R., insieme all’ «obbligatorio e prioritario» servizio di gestione delle emergenze che ad essa compete, anche le 67 unità di cui sopra, con modalità da definirsi».


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