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Primarie Pd: a Tarquinia votano in 600

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TARQUINIA – Il circolo del Partito democratico “Domenico Emanuelli” ringrazia i 600 cittadini di Tarquinia che, nonostante le criticità dovute al grande afflusso di persone alla fiera, hanno sentito il bisogno di partecipare alle elezioni primarie per la scelta del Segretario Nazionale. “Superare delle difficoltà oggettive, per manifestare vicinanza, coinvolgimento e passione, è un grande messaggio di speranza per il futuro – hanno spiegato dal circolo cittadino – il Pd deve farne tesoro, deve dare atto ai suoi concittadini che la voglia di contribuire attivamente alla crescita democratica del paese e alla sua civiltà è un fuoco acceso che non si spegnerà mai e che noi stessi vogliamo contribuire ad alimentare con il nostro impegno e con la nostra dedizione. A tal proposito riteniamo doveroso ringraziare anche le decine di volontari che, regalando una giornata di festa al partito, hanno reso possibile lo svolgimento delle operazioni di voto, in un clima cordiale sereno e di piena efficienza. Ora, il nostro impegno, il nostro patto con la città è quello di dare a Tarquinia – hanno concluso – un’amministrazione comunale onesta ed efficiente, attenta ai problemi  e  alla crescita di tutti i settori produttivi e alla tutela del territorio e della sua storia”.  

Per quanto riguarda i numeri Renzi batte Orlando 324 a 235. Armando Palmini, esponente del Pd area Piazza Democratica e i Mo.RI battono il sindaco Mazzola e il candidato sindaco Anselmo Ranucci, entrambi forti sostenitori di Orlando. In sintesi è questo l’esito delle primarie aperte del Pd. A commentare i dati è proprio Palmini, attuale presidente del consiglio comunale di Tarquinia, e punto di riferimento dei renziani nella cittadina tirrenica fin dal 2012. “Un risultato importante, certo atteso, per la forza di attrazione che Renzi conferma di avere un po’ in ogni dove, ma neppure così scontato. Perché a Tarquinia, anche nel partito, tanti amici hanno espresso posizioni anche critiche e la composizione della lista non ha certo aiutato in un comune dove la presenza di quelli che sostengono Renzi dalla prima ora è significativa e decisiva, come abbiamo dimostrato sia alle primarie per la scelta del sindaco, che alla fase del congresso tra gli iscritti, dove abbiamo conquistato una vittoria praticamente soli contro tutti”. A completamento dei risultati vanno segnalati i 31 voti di Emiliano, le 6 schede bianche, forse espressione di un voto di protesta e le 4 schede nulle. “Dovremo usare questo congresso come ripartenza – conclude Palmini- perché c’è ancora la parte più grande del lavoro da fare per assicurare anche al territorio innovazione ed efficienza. A cominciare dalle elezioni comunali del prossimo 11 giugno, dove è fondamentale condurre a buon fine il nostro impegno, con la vittoria di Anselmo Ranucci”.


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