Pubblicato il

''Ci batteremo per una Zona di tutela biologica''

Il candidato sindaco del M5S Ernesto Cesarini propone una soluzione per il litorale

Condividi

TARQUINIA – Dal Movimento cinque stelle una soluzione per il litorale. «Ci batteremo per l’istituzione di una Zona di Tutela Biologica (ZTB) nel territorio costiero di Tarquinia, dando vita ad un’iniziativa che coinvolga Governo, Regione Lazio e Comune di Tarquinia. Agiremo a più livelli istituzionali per essere efficaci e giungere all’obiettivo ambizioso di garantire il ripopolamento degli stock ittici sovra sfruttati, utilizzando il prezioso lavoro dei ricercatori che hanno studiato il problema dell’impoverimento del nostro mare e di come intervenire per risolverlo. Vogliamo rilanciare un settore rilevante che, oltre a tutelare l’ecosistema produrrà un riscontro positivo per la economia del territorio anche da un punto di vista occupazionale».

È quanto dichiarano in una nota congiunta la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Silvia Blasi e la deputata Silvia Benedetti che hanno incontrato il professor Giuseppe Nascetti dell’Università della Tuscia presso il Centro Ittiogenico Marino Sperimentale delle Saline di Tarquinia con l’intento di mettere a fuoco lo strumento della Zona di Tutela Biologica.

«Promuovere azioni di conservazione della biodiversità dell’ambiente marino costiero antistante il Comune di Tarquinia e Montalto di Castro rientra tra gli obiettivi primari da raggiungere». Dichiara la consigliera regionale pentastellata, che aggiunge: «La finalità delle Zone di Tutela Biologica è quello di tutelare l’habitat e le popolazioni ittiche che ospita, attraverso una gestione che preveda la partecipazione attiva anche di quanti si dedicano alla pesca. La conservazione degli ecosistemi costieri, aree di nursery per molte specie, è fondamentale per garantire l’incremento delle popolazioni e mantenere nel tempo lo sfruttamento stabile degli stock ittici con conseguenti risultati di natura sociale ed economica». «E’ necessaria una regolamentazione incisiva sulle attività di pesca professionale e controlli severi sull’uso di metodi di pesca distruttivi come la pesca a strascico. – sostiene Silvia Benedetti – Ci teniamo particolarmente a portare avanti questo progetto per conservare una porzione di biodiversità importante e per promuovere un’economia centrata sul turismo consapevole e sostenibile». «La ZTB progettata dall’Università della Tuscia contribuirà a caratterizzare Tarquinia, aggiungendosi ai suoi tesori naturali e culturali. – conclude Cesarini – L’incremento notevole delle popolazioni ittiche creerà un habitat ricco di vita, meritevole di osservazioni sottomarine anche dalla superficie e in acque basse. È mia intenzione integrare questa zona nel sistema di parchi, aree attrezzate, mete culturali e ambientali che saranno i poli delle rete di percorsi ciclo-pedonali locali. La ZTB consente la creazione di un museo vivo all’aperto per l’osservazione dell’ambiente sottomarino, sia degli aspetti naturali che archeologici, che si svilupperà in percorsi segnalati in superficie, abbinando gli aspetti conoscitivi all’attività fisica del nuoto».

F.F.


Condividi

ULTIME NEWS