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''Il Lido merita rispetto sempre''

''Il Lido merita rispetto sempre''

Isabella Alessandrucci espone la sua idea sul futuro del litorale

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TARQUINIA- «L’apertura di cantieri che vedranno la realizzazione, forse a tempo di record, di qualche isolato marciapiedi, non possono costituire il volano per l’attrazione turistica di cui tanto necessita la nostra città di Tarquinia» Isabella Alessandrucci, candidato Sindaco di Una Primavera per Tarquinia” incalza l’amministrazione uscente. «Dopo un lungo periodo di inerzia, improvvisamente, a due mesi dalle elezioni, l’amministrazione cerca di rifarsi il trucco. Un po’ di cipria qua e là a coprire occhiaie e rughe che però prepotentemente resistono ed emergono». In data 14 aprile 2017 la Provincia di Viterbo, in qualità di Stazione Unica Appaltante, ha appaltato per il Comune di Tarquinia, ente aderente, con procedura aperta OEPV, la gara “Opere di completamento dei lavori di ripristino dei marciapiedi, strade e arredo urbano – Lido di Tarquinia” per 370.000,00 euro. «Ci siamo detti: finalmente una bella opera di restyling per un litorale che necessita di adeguata valorizzazione. Andiamo a visionare i documenti di gara pubblicati e cosa abbiamo trovato? 942 metri di conglomerato bituminoso e 961 metri di calcestruzzo e 720 metri di nuova pista ciclabile. Quindi per 370.000,00 euro sistemiamo meno di 1 km di strade, meno di 1 km di marciapiedi e realizziamo altri 720 metri di bellissima pista ciclabile! Pertanto, il Lido di Tarquinia riceverà, come sempre, solo una “toppa” su un abito ormai liso dal tempo e dai tempi». Una situazione non più accettabile. «Tarquinia è una città con un litorale in bianco e nero che ha visto il suo sviluppo negli anni ’60 e ’70 quando furono costruiti palazzi e villette e un reticolato di strade semplice nell’aspetto e che nessuno dei tanti amministratori che si sono succeduti si è mai impegnato realmente a far emergere per la sua vocazione e peculiarità, per valorizzarne gli spazi e le attrazioni. –prosegue- Tali piccoli interventi, discontinui nel tempo, senza una logica di insieme non gioveranno di certo ad un Lido che risulta sempre meno appetibile dal punto di vista turistico e dal punto di vista di investimenti commerciali. Una Primavera per Tarquinia vuole gridare basta a questo ennesimo e beffardo tentativo di “rattoppare” il nostro territorio. Tarquinia non è proprietà privata di qualcuno che gioca ai Lego. Tarquinia è di tutti i Cittadini ed ha bisogno di emergere. Occorre coraggio e visione prospettica per eliminare ferite e brutture radicalizzate e, all’occorrenza, anche proporsi con la determinazione di chi ama questa terra e con essa soffre nel sentirla soffocare».

F.F.


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