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Montino: "Informativa tardiva"

Montino: "Informativa tardiva"

Fiumicino. Il sindaco di Fiumicino interviene sullo sversamento di kerosene nei canali: "Anche questa volta è mancata una comunicazione tempestiva di ciò che accadeva". L’assessore Cini: "Posizionate panne assorbenti". De Vecchis: "Più controlli"

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FIUMICINO – E’ più o meno mezzanotte a Fiumicino quando il sistema vibroacustico – installato sulla condotta- segnala un’effrazione che ha provocato lo sversamento di kerosene.
Il luogo dove l’effrazione è avvenuta si trova nel Comune di Roma e, più precisamente, in località Piana del Sole, a ridosso dell’autostrada Roma Civitavecchia dove, in passato, si era verificato anche un incendio.
“Vista, purtroppo, l’esperienza del passato – afferma il sindaco Montino – segnalo comunque il fatto che è mancata un’informazione tempestiva, puntuale e credo anche doverosa su quanto stava accadendo. Ricordiamo che il kerosene- attraverso la rete dei canali- raggiunge in breve tempo il Comune di Fiumicino e il mare.
Sono state posizionate le panne assorbenti e, in questo momento, alcuni mezzi sono impegnati nell’aspirare il carburante sia nel canale accanto a via Geminiano Montanari che in altri tre punti verso via della Muratella.”
Al riguardo l’assessore Cini: “Mi sono subito recato in loco per verificare la situazione. Sul posto c’erano i tecnici dell’Eni che avevano già posizionato le panne assorbenti in ben quattro punti: all’altezza di via Geminiano Montanari, in via Lingua d’Oca, lungo i confini dell’aeroporto Leonardo da Vinci e all’altezza di via Campo Salino. Monitoreremo con attenzione la situazione anche nelle prossime ore e aspettiamo che l’Eni fornisca al Comune di Fiumicino i dati relativi allo sversamento.”
Sul caso è intervenuto anche il consigliere comunale William De Vecchis, Noi con Salvini Fiumicino: «A seguito dell’ennesimo sversamento di kerosene che ha interessato il nostro territorio chiedo urgentemente la convocazione di una commissione ambiente dove sottoscrivere un documento condiviso che imponga a Eni un inasprimento dei controlli sulla propria condotta. Abbiamo visto che i sistemi attualmente in uso, pur avendo evitato un colossale danno ambientale, non riescono a rendere totalmente inattaccabile la condotta. Siamo già al terzo sversamento in pochi mesi. 
Fiumicino non può essere sempre vittima di incidenti del genere. È necessario pretendere maggiori controlli, fosse anche una guardia armata a tappeto».


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