Angelo Rizzo passa al professionismo
di ALESSIO ALESSI
Angelo Rizzo passa al professionismo.
Dopo circa 30 match da dilettante, il 33enne peso massimo di Civitavecchia è pronto per questa nuova ed emozionante avventura sotto la procura di Rosanna Conti Cavini.
Il Grizzly, questo il suo soprannome, lo scorso anno aveva già provato il passaggio tra i professionisti con il manager Mirko Parisi: l’idea era quella di combattere sotto l’egida della federazione kosovara per evitare la strada più lunga che prevedeva ancora due match da dilettante, ma alla fine, chiusi i rapporti con il procuratore di Latina, Rizzo ha deciso di rispettare l’iter previsto dalla FPI e disputare i due incontri; vinte entrambe le sfide, può ora di diritto concretizzare il passaggio con la federazione italiana.
«A giorni andrò a Grosseto – spiega il pugile di Civitavecchia – per definire i dettagli del contatto che mi legherà alla scuderia Cavini. Ho scelto questa società perché rappresenta un pezzo di storia del pugilato italiano e credo possa aiutarmi a raggiungere i miei obiettivi. Mi sto allenando presso la Action Gym con il maestro Angelo Gasparri e il tecnico Emiliano Corrente. Per ora stiamo puntando sulla preparazione tecnica e fisica poi, quando sarò a conoscenza della data del mio esordio, programmeremo anche delle sedute di guanti. Se si palesasse la possibilità di combattere in estate, la coglierei al volo; non vedo l’ora di salire sul ring e voglio arrivare pronto alla sfida. Potevo passare professionista lo scorso anno – conclude Rizzo – ma ho deciso di combattere per la federazione italiana e quindi ho disputato i due match da dilettante che mi mancavano per il passaggio».
Intanto, domani a Roma, due ragazzi della Anco Boxe saranno di scena ai campionati italiani di boxe competition: la manifestazione, riservata agli amatori, vedrà salire sul quadrato Roberto Petretti e Manuel Minieri, entrambi negli 80 kg.
Gli incontri saranno sulla distanza dei tre round da un minuto e mezzo.
«Toglierò i guantoni – ha spiegato Angelo Rizzo – per vestire i panni del maestro e stare all’angolo dei miei ragazzi. L’obiettivo, oltre a fare più strada possibile nel professionismo come atleta, è quello di far crescere il pugilato a Civitavecchia, insegnando questa disciplina ai giovani e ripartendo proprio dal basso, riprendendo una tradizione che ha un po’ rallentato il suo incedere negli ultimi tempi».