Fabio Ceccacci a tutto tondo su passato e futuro
di GABRIELE TOSSIO
Talent scout come vocazione, e anche ovviamente per lavoro, Fabio Ceccacci team manager della prima squadra è anche uomo mercato e simbolo dei giovani che assaporano il profumo dello sbarco tra i big. ‘‘Cecco’’, come lo chiamano tra i nerazzzurri, è già all’opera per preparare la stagione 2017-2018.
Ceccacci, da dove dovrà ripartire il Civitavecchia di Pasquale Camillo per quanto concerne il reparto Under?
«Dovremmo lasciarlo dire a lui. Onestamente credo che il mister sia, tutto sommato, contento dei giovani di cui la rosa nerazzurra dispone».
È risaputo che Camillo ha un debole per Samuele Cerroni. Lei cosa pensa del ragazzo?
«È un calciatore che abbina alla qualità una considerevole forza fisica nonostante abbia solo 19 anni. Giudico più che positiva la sua annata, ora deve lavorare sulla continuità di rendimento; un aspetto questo di fondamentale importanza per diventare un calciatore completo».
Lei ha un rapporto molto stretto con il mister più amato quest’anno dalla tifoseria, Camillo appunto, e è noto che lei è anche un punto di riferimento del tifo nerazzurro. Da dove nasce il feeling tra Camillo e i supporter della Vecchia?
«Il mister è una persona umile e allo stesso tempo rispettosa, oltre che onestà intellettualmente. Un tipo genuino che ha dato linearità, trasmettendo fiducia a un gruppo diciamo depresso. I tifosi hanno enormemente apprezzato questo tipo di approccio da parte dell’allenatore».
In prima squadra abbiamo visto, da marzo in poi, la presenza fissa di due classe 1999 Delogu e Fatarella. Il nuovo Civitavecchia sarà più green?
«Questo lo stabilirà il ds Sandro Fabietti con cui i rapporti di lavoro, e non, sono buonissimi. Di certo i classe 1999 saranno inseriti in pianta stabile e i due nomi che citati sono prospetti interessanti, destinati sicuramente a far parlare di sé positivamente».
Si parla spesso del prodotto locale da valorizzare. Il suo punto di vista a tal proposito qual’è?
«Sembra più uno spot pubblicitario ciò che molti decantano. In realtà al Civitavecchia preferiamo dar spazio ai fatti: Cerroni, Iacomelli, Conforti, Pietranera, Paniccia, Delogu, Fatarella io li chiamo fatti; e tra questi cito anche Deiana, Giambi e Di Marco. Tutti i nomi elencati hanno dato il loro contributo alla causa nerazzurra in passato e nel presente».
E ora va costruito il futuro.
«Siamo in azione da tempo. Come hai notato in serie A hanno debuttato i 2000 e anche noi come club, seppur dilettantistico, stiamo già valutando i diciassettenni pronti a breve per l’approdo tra i grandi».
Per concludere: lei, Fabietti e Camillo lavorate in sinergia per un Civitavecchia da primo posto o cosa?
«Lavoriamo per un Civitavecchia molto competitivo. Nel calcio vince sempre e solo una squadra. Noi stiamo migliorando in maniera esponenziale, il gruppo attuale ha un profilo elevato e lo manterrà; questo è ciò che realmente conta».