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Tassitano denuncia propaganda elettorale coi pacchi alimentari. Il presidente del Centro di Solidarietà De Maria: "Insinuazione volgare"

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di TONI MORETTI

CERVETERI – Candidata sindaco del blocco moderato Patto Civico, Margherita Tassitano, si è resa parte l’altro giorno di una segnalazione fatta ai Carabinieri attraverso il 112 ed alla Polizia Locale di un fatto che a lei stessa è stato segnalato, che se realmente avvenuto, sarebbe di grave turbativa della campagna elettorale in corso. Sarebbe stato riferito, alla Tassitano, che in via del Lavatore, nei pressi della sede che ospitava la vecchia banda musicale, oggi assegnata alla associazione Centro di Solidarietà che da ormai ben cinque anni si occupa della distribuzione periodica di pacchi alimentari a famiglie bisognose della città, che avveniva la distribuzione dei medesimi insieme a materiale elettorale.  Un fatto che al momento dell’intervento dei Carabinieri non ha avuto nessun riscontro in quanto a distanza di circa 50 metri c’era un banchetto che faceva propaganda elettorale ma che non aveva nessun collegamento con la postazione dell’associazione che distribuiva i pacchi alimentari. Se si dovesse riscontrare un fondo di verità, non solo sarebbe gravissimo nel merito ma ci riporterebbe ai tempi ancora oggi citati ad esempio in modo sarcastico e cioè di quando un ricco e famoso armatore napoletano scambiava voti con un pacco di pasta con la gente affamata di Napoli, con un aggravante, che almeno quella pasta la pagava lui. In questo caso sarebbe invece approfittare del frutto del contributo dei cittadini che donano ai volontari dell’associazione quello che possono dinnanzi ai supermercati durante le raccolte. Sta di fatto che il presidente Orazio De Maria, candidato per Governo Civico al consiglio comunale dichiara: «Escludo categoricamente che tanto possa essere avvenuto. Il lavoro dell’associazione e dei suoi volontari, da sempre disinteressato è da cinque anni sotto gli occhi di tutti. L’insinuazione è volgare e irrispettosa nei confronti dei cittadini che usufruiscono del nostro lavoro». Deplorevole  sarebbe se ad aver montato il caso fosse una delazione gratuita di qualche assistito, magari  comunque schierato con la parte avversa per un risentimento nutrito per qualche pacco di caffè che ritiene di avere avuto in meno.  In ogni caso,  la Polizia locale accerterà i fatti e ci vorrà del tempo. Rimane soltanto un fatto che ha tutto il sapore di una caduta di stile.


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