PalaGalli, la Asl: risolvete il problema dei piccioni
Tegola sulla testa della Snc Civitavecchia, che dovrà entro pochi giorni intervenire sullo Stadio del Nuoto. Stavolta i problemi non sono né di natura sportiva né con l’amministrazione pentastellata, bensì con la Asl.
Il personale tecnico dell’azienda sanitaria ha infatti rilevato attraverso tre sopralluoghi nella struttura, avvenuti a distanza di mesi l’uno dall’altro, una carenza di condizione igienico sanitaria dovuta alla presenza di piccioni all’interno dell’impianto e alla scarsa manutenzione e pulizia. In particolare gli ispettori della Asl hanno riscontrato la presenza di escrementi di piccione, potenziali portatori di malattie infettive, sia all’interno che all’esterno, in prossimità delle entrate del PalaGalli. L’azienda ha così invitato il Comune di Civitavecchia ad emettere un’ordinanza con la quale si solleciti il presidente della Snc Roberto D’Ottavio ad intervenire entro dieci giorni per rimuovere tutti gli escrementi presenti, bonificare l’area esterna e interna, ripristinare le condizioni igienico sanitarie e mantenerle nel tempo con accurata pulizia e manutenzione ordinaria, prendere infine le precauzioni necessarie per evitare l’ingresso dei volatili nell’impianto.
La società rossoceleste non ha mai nascosto di non riuscire a sostenere le spese legate alla struttura, ma l’igiene, e quindi la salute, dovrebbero essere legati a doppia mandata alla pratica sportiva.
“Infatti – dichiara il presidente della Snc Roberto D’Ottavio – ci siamo già attivati. Tempo fa, durante un sopralluogo, la Asl trovò un piccione all’interno dell’impianto e degli escrementi fuori. Ci dissero di pulire ed abbiamo provveduto. Purtroppo piccioni e storni diventano un problema di non facile soluzione per i luoghi pubblici dove sono presenti massicciamente e dove, ovviamente, lasciano i loro escrementi. Se aggiungiamo il fatto che lo stadio del nuoto ha 10 porte che gi utenti spesso lasciano aperte, ecco come è facile che i volatili entrino nella struttura. All’esterno abbiamo pulito e sono due volte che applichiamo e rifacciamo la rete anti piccione sul perimetro dell’impianto, con gli puntoni installati sulle travi in legno dello stadio. Abbiamo già speso ventimila euro per ogni intervento, dal punto di vista dell’igiene e della manutenzione facciamo tutto ciò che possiamo e dobbiamo. Un mese fa la Fin ha omologato l’impianto e negli utimi due week end infatti abbiamo ospitato gare nazionali e l’unico rimprovero della Federazione è stato dovuto alla mancanza di acqua nelle docce, che di certo a Civitavecchia non è un problema a cui può porre rimedio la Snc. Al momento non abbiamo ricevuto alcun atto formale, se dovesse avvenire ovviamente ci atterremo anche stavolta alle prescrizioni, come sempre fatto finora. Ma anche questi fatti dovrebbero far comprendere quanto sia impegnativo ed oneroso, in tutti i sensi, per una società sportiva gestire e manutenere un impianto, con tutte le particolarità ed i costi dello stadio del nuoto, oltre che affrontare le spese della stagione agonistica, di una squadra di serie A e di tutto il vivaio”.
“Molte volte viene da pensare – conclude D’Ottavio – di gettare la spugna e abbandondare una impresa dove siamo rimasti assolutamente soli. Solo per citare qualche esempio, a proposito delle manutenzioni, quest’anno abbiamo speso quasi 100.000 euro soltanto tra la sostituzione di tutta l’illuminazione con luci a led e assistenza per gli impianti termico, elettrico ed idraulico. Abbiamo subito atti di vandalismo, ma le nostre denunce sono rimaste senza riscontri. Dovremo investire altri 10.000 euro nella videosorveglianza, ma ora vedremo. Intanto, riflettiamo sul futuro visto che, come dicevo, ad affrontare tutto questo siamo soli, con i nostri volontari che non finiremo mai di ringraziare”.