Municipalizzate: Ugl pronta a ritirare la firma
CIVITAVECCHIA – “La misura è colma. Anzi stracolma. Prendiamo atto del provvedimento del Giudice Fallimentare su Hcs. Sindaco e Assessore dovrebbero agire di conseguenza e, se hanno un briciolo di dignità istituzionale, dovrebbero dare delle spiegazioni ufficiali sul comportamento fino ad oggi assunto”.
La segretaria confederale dell’Ugl Fabiana Attig è chiara: la vertenza Hcs non sta prendendo la giusta piega. Tanto che il sindacato si è detto pronto a formalizzare, se necessario, la rottura di ogni rapporto con il ritiro della firma sull’ipotesi di accordo, “sempre più svilito e disatteso rispetto lo spirito con cui era stato costruito. Per mesi, nonostante tutte le richieste di chiarimenti che l’Ugl ha protocollato – ha spiegato Attig – sindaco ed assessore ci hanno raccontato che il Giudice aveva detto loro che per dare l’autorizzazione per il trasferimento del personale da Hcs a Csp, dovevano attendere l’omologa del concordato. Tutto falso, come da sempre sostenuto dall’Ugl in commissione, depositando anche una richiesta formale di parere di legittimità a quanto si stava facendo. Un parere su 6 quesiti, uno in particolare: se non fosse illegittimo obbligare i dipendenti in questa fase, alla riduzione dei livelli dal momento che il dispositivo del Giudice prevedeva un 2112 n nei 15 giorni successivi all’aggiudicazuone avvenuta il 19 aprile 2017”.
Mesi e mesi di bugie e di falsità, secondo la segretaria confederale. “L’Ugl non ci sta più a vedere massacrati i lavoratori tutti i giorni, con atteggiamenti e condotte che vanno ben oltre ormai i limiti di Legge – ha aggiunto Attig – come la non tanto velata minaccia “chi non accetta è fuori dalla Csp rimanendo in Hcs”. Auspichiamo al più presto un intervento del Giudice Fallimentare o del Prefetto. Perché questa farsa non è più tollerabile, mai si è assistito a notizie di condotte tanto gravi nell’intero panorama nazionale. I lavoratori vedono con il passare del tempo, determinato dalla incapacità ed inconcludenza di questa amministrazione, affossare e deteriorarsi sempre più i propri crediti da lavoro. Così come li vedono deteriorare i lavoratori delle ditte creditrici che hanno lavorato anche loro e che ormai sembrano rassegnati ad aver perso tutto per colpa di questa amministrazione. Ugl dice basta. Se ancora qualcuno vuole giocare con libere interpretazioni o il detto o non detto – ha concluso – si accomodino pure, l’Ugl senza un’assunzione di un parere di legittimità e senza un piano industriale con annesso organigramma di funzioni e servizi della nuova Csp non intende andare oltre con riunioni-farsa”.