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Cattiva ricezione del digitale terrestre

Cattiva ricezione del digitale terrestre

Il sindaco scrive alle emittenti nazionali e al Ministero dello Sviluppo economico. Il primo cittadino si fa carico delle proteste derivanti dal disservizio  

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CERVETERI – Stamattina il sindaco Alessio Pascucci, a seguito delle segnalazioni di diversi cittadini che hanno lamentato la cattiva ricezione del segnale del digitale terrestre all’interno delle loro abitazioni, ha scritto una lettera ufficiale alle principali emittenti televisive nazionali e alla direzione generale per la pianificazione e la gestione dello spettro radio elettrico del Ministero dello Sviluppo Economico chiedendo di attivarsi per il potenziamento del segnale e la risoluzione delle problematiche sollevate dagli utenti del comune di Cerveteri. «Molte delle proteste – ha dichiarato Pascucci – provengono dai residenti delle zone di campagna di Cerveteri, in particolar modo di quelli delle zone delle Due Casette e del Sasso, e dalla frazione di Marina di Cerveteri, che rappresenta il territorio con il maggior afflusso di villeggianti specialmente nei periodi estivi e nei giorni di festa. Pur non rientrando nelle competenze dell’Amministrazione comunale, ci è sembrato doveroso porre il problema all’attenzione delle autorità competenti e alle emittenti nazionali, chiedendo loro di intervenire e garantire ai cittadini di Cerveteri di ricevere un segnale adeguato alla visione della TV».
Il sindaco ricorda alla cittadinanza inoltre che il Ministero dello Sviluppo Economico ha istituito un servizio di assistenza gratuita ai cittadini denominato HELP Interferenze. Per avere informazioni e assistenza è sufficiente visitare il sito www.helpinterferenze.it o chiamare il numero verde 800.126.126.
Il problema ha riguardato anche Santa Marinella tanto che alcuni cittadini hanno deciso di promuovere una class action contro il proprietario degli impianti, la Rai Way, al fine di sospendere collettivamente il pagamento del canone, decurtandolo dalle bollette elettriche. La questione è stata trattata anche sui social network e da li è partita una petizione, firmata da tantissimi cittadini, che chiedono al Ministero delle Telecomunicazioni di trovare soluzione al problema. 


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