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Da lunedì sospeso il servizio scarrabili

Lo comunica in una nota Camassambiente e Asv. Rivalutare competenze, sanzionare mancanze è possibile in continuità con legalità e trasparenza

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di TONI MORETTI

CERVETERI – Che la Camassambiente interrompa il servizio degli scarrabili itineranti, come annuncia in una nota congiunta con Asv, fa venire i brividi nella schiena a quelli di Cerenova. Il fatto che poi bisogna recarsi all’isola ecologica di via Settevene Palo, completa lo stato d’animo. Il problema dei rifiuti urbani, ormai in questa città, sembra appannaggio di tre attori principali: La Camassambiente e ASV, soggetto che si è aggiudicata l’appalto per il comune di Cerveteri.  C’è da sottolineare che la Camassa, società capofila, ha avuto a suo carico un procedimento di interdittiva antimafia, ancora in corso, che di certo avrà in qualche modo limitato la sua “agilità” operativa; l’Amministrazione comunale che con la riconferma del sindaco Pascucci lavora in continuità avendo riconfermato l’assessore competente Elena Gubetti, e la cittadinanza, in particolar modo quella della frazione di Cerenova, dove il modulo progettuale di raccolta differenziata sembra non sia del tutto appropriato. Diciamo che fino ad ora c’è stato un palleggiamento di responsabilità fra queste tre componenti: un pò ” l’inciviltà” di alcuni cittadini ai quali non riesce ad entrare in testa una forma di collaborazione per il bene di tutti, e ci sono.  Un pò di leggerezza da parte dell’amministrazione, che nonostante la profusione di infinite energie dell’assessora Gubetti non riesce comunque ad ottenere i risultati sperati, un pò la pressione operata da tre o quattro elementi del comitato di zona di Cerenova, ottimo nel creare stimolo scadente nel metodo per raggiungere comunque risultati. Tre componenti che dovrebbero unire le forze per risolvere il problema e che fatalmente diventano nell’essenza controparte. Il problema però esiste ed è un dato di fatto. Che ognuno faccia il suo dovere è un imperativo senza se e senza ma. Questo significa che, si rivalutino, competenze al di fuori e al di sopra di numeri elettorali, che si abbia l’umiltà di ammettere gli errori qualora qualcuno li abbia commessi, si sanzionino qualora occorresse devianze e mancanze. Non dovrebbe essere difficile in continuità ed in coerenza con legalità e trasparenza.


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