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Caredda: "Concessione aula, va applicato il regolamento"

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LADISPOLI – Cotninua la polemica in merito alla concessione dell’aula consiliare per l’evento sui vaccini promosso dal consigliere Cavaliere. «Per l’uso dell’aula consiliare del comune va applicato il regolamento». Ricorda il presidente del consiglio comunale di Ladispoli Maria Antonia Caredda che ha tenuto a specificare come funziona il meccanismo per la concessione dell’aula di piazza Falcone. 
«Ricordiamo ai cittadini – afferma il presidente Caredda – che attualmente per usufruire gratuitamente della sala consiliare, come prevede il regolamento vigente che fu approvato dal Consiglio comunale con delibera 54 del 22 ottobre 2007, l’evento proposto deve avere carattere di particolare interesse pubblico, oppure essere una manifestazione culturale non altrimenti collocabile. Oppure, ad esempio, se l’aula fosse chiesta dal Prefetto di Roma per un incontro sulla legalità, ovviamente l’amministrazione concerebbe gratuitamente l’uso della sala consiliare».
«Quando non si può concedere, da regolamento, l’uso gratuito dell’aula di piazza Falcone,è previsto il pagamento di 50 euro per 4 ore, mentre per ogni ora successiva il contributo è di 15 euro. Per utilizzare le apparecchiature di proprietà comunale-prosegue il presidente del Consiglio comunale – il costo aggiuntivo è di ulteriori 30 euro. Alla luce di quanto premesso, le polemiche di questi giorni che abbiamo letto sui social e sulla stampa su un convegno riguardante l’obbligatorietà dei vaccini appaiono quantomeno fuori luogo. L’evento infatti non rientra nei canoni dell’interesse pubblico, come previsto dal regolamento, bensì esprime il parere di una delle due parti in causa. La presidenza del Consiglio comunale sarà sempre a disposizione per concedere l’uso dell’aula consiliare, ma nel rispetto assoluto della normativa. Informiamo i cittadini – aggiunge Caredda – che, insieme alla commissione affari istituzionali, stiamo lavorando per aggiornare e modernizzare il regolamento per l’utilizzo della sala consiliare. 
Che dovrà tornare ad essere il luogo deputato all’attività istituzionale del Comune. Individueremo altri spazi pubblici dove si potranno svolgere convegni, assemblee ed incontri, così come previsto dal regolamento».


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