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Degrado e siringhe nella spiaggia di Torre Flavia

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LADISPOLI – Una siringa ancora sporca di sangue proprio sotto il simbolo di Ladispoli. 
Ancora una volta la bellezza di una giornata di sole a Torre Flavia viene oscurata dal degrado. Stavolta la denuncia giunge direttamente da alcuni ragazzi di Ladispoli che, durante una passeggiata alla Torretta, si sono trovati di fronte ad uno spettacolo indecoroso e non privo di rischi per l’incolumità dei bagnanti. 
Proprio sotto l’antica struttura di avvistamento una coppia di giovani ladispolani ha rinvenuto l’ago di una siringa, insieme ad altre parti di siringhe che spiccavano sulla sabbia circostante.
«Ci è mancato poco che ci mettessi sopra il piede – racconta Alessandra – d’altronde poteva calpestarlo anche un bambino, è una delle zone più frequentate della nostra spiaggia».
Non è certo il primo episodio che segnala le enormi difficoltà nel preservare la Torre da sporcizia e degrado. 
La puzza di urina che avvolge i tronconi della struttura è irrespirabile, ma se l’inciviltà dilaga, anche gli incentivi al decoro e al rispetto di un luogo simbolo non sono di certo molti.
«Naturalmente abbiamo raccolto la siringa – spiega Alessandra – ma sulla spiaggia non c’è neanche un secchione per potersene liberare. 
Dubito che tutti sarebbero disposti a portarsela appresso per buttarla a casa o all’isola ecologica». Qualunque sia il sistema di controllo e di pulizia messo in piedi dall’amministrazione sarebbe impossibile mantenere la Torre e il suo arenile splendenti senza l’aiuto dei cittadini, ma fondamentale diventa anche aiutarli a fare la cosa giusta.


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