Comitato di gestione portuale, Cozzolino augura buon lavoro a Fortunato
CIVITAVECCHIA – Si insedia ufficialmente lunedì il nuovo Comitato di Gestione Portuale a Molo Vespucci. L’organismo ristretto, che va a sostituire di fatto il vecchio comitato portuale, avrà un ruolo di decisore pubblico istituzionale, con poteri deliberatori, e sarà costituito da cinque membri. Si tratta del presidente dell’ente, in questo caso Francesco Maria di Majo, che lo presiede, del comandante del porto, il contrammiraglio Giuseppe Tarzia, i rappresentanti di Regione, Città Metropolitana e Comune di Civitavecchia, rispettivamente Roberto Fiorelli, Matteo Africano e Francesco Fortunato.
Dopo aver visto bocciata la sua autocandidatura, il sindaco Antonio Cozzolino si è detto soddisfatto per la nomina del consigliere grillino, arrivata proprio su sua indicazione. “Nomina che il presidente di Majo – ha commentato il primo cittadino – ha scelto di confermare perché ha evidentemente visto in lui le necessarie competenze per ricoprire il ruolo. Ritengo questa designazione in assoluta continuità con la mia, perché Francesco, oltre ad essere una persona verso cui nutro stima e fiducia, è stato come me chiamato dalla città a rappresentarla e sarà quindi attraverso lui che la cittadinanza sarà rappresentata nel Comitato Portuale. Francesco conosce le dinamiche del porto dall’interno, le ha approfondite negli anni tanto da rappresentare la comunità portuale oltre ai cittadini civitavecchiesi. Ci confronteremo quotidianamente – ha assicurato Cozzolino – come del resto facciamo da tre anni, sulle questioni portuali e sulle scelte da prendere, convinti che la sinergia tra Civitavecchia ed il suo porto sia fondamentale per lo sviluppo di entrambe le realtà, strettamente legate tra loro. Gli auguro di cuore un buon lavoro e lo invito a non curarsi dei commenti di chi, a differenza sua, non conosce e non vive la portualità, mentre pretende di avere diritto di veto sulle nomine – ha concluso Cozzolino, riferendosi in modo particolare all’ex sindaco Pietro Tidei, che ha diffidato il presidente Di Majo a procedere con la nomina – pur essendo oramai destituito da qualunque titolo di rappresentanza democratica”.