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Incendi, il Pd invita a non abbassare la guardia

Incendi, il Pd invita a non abbassare la guardia

Dopo la mozione presentata, il gruppo consiliare rileva la presenza ancora di zone incolte o terreni pieni di erbacce secche alte 

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CIVITAVECCHIA – “Abbiamo letto del rinnovato impegno degli organismi preposti per l’eliminazione delle sterpaglie che favoriscono il propagarsi di quei pericolosissimi incendi che già, in questa estate rovente, hanno messo a dura prova il nostro comprensorio. Se questo è avvenuto anche grazie all’interrogazione che abbiamo portato all’attenzione dell’ultimo Consiglio Comunale, bene. Se così non fosse, bene lo stesso perché l’importante è non abbassare la guardia fin quando tutti gli elementi climatici che favoriscono i roghi non si siano attenuati”. L’invito arriva dal gruppo consiliare del Pd che però rileva la presenza, tuttavia, di “zone incolte o terreni marginali alle vie di comunicazione più periferiche, dove le erbacce secche sono alte e rappresentano un pericoloso innesco per i focolai. Le aree di proprietà comunale – hanno spiegato i consiglieri del Pd – dovrebbero ovviamente essere d’esempio per i privati possessori di terreni prossimi alle abitazioni e rinnoviamo al Sindaco l’invito a monitorare la situazione”.

E ricordano alcuni punti dell’ordinanza sindacale che impone la perimetrazione con solchi di aratro per una fascia di almeno 5 metri (oppure 10 metri se adiacenti a linee ferroviarie) e sgombero da covoni di grano e/o da altro materiale combustibile di terreni su cui si trovano stoppie e/o altro materiale vegetale erbaceo e/o arbustivo facilmente infiammabile che siano confinanti con boschi e/o vie di transito, terreni coltivati a cereali dopo il raccolto, terreni incolti. L’effettuazione regolare delle operazioni di sfalcio di terreni e giardini privati. La ripulitura dalla vegetazione erbacea e/o arbustiva delle aree boscate confinanti con strade ed altre vie di transito per una profondità di almeno 5 metri. La ripulitura da parte degli Enti interessati (Anas, Ferrovie, Consorzi di Bonifica, Comandi Militari, Amministrazione di Roma Area Città Metropolitana e comunali, ecc.) della vegetazione erbacea e/o arbustiva (fatta eccezione per le specie protette) presente lungo fossi, canali, scarpate stradali, autostradali e ferroviarie, nel rispetto delle norme vigenti, compreso il Codice della Strada. La graduale conversione a fustaia della porzione perimetrale dei boschi cedui confinanti con strade, per una fascia di almeno 10/20 metri di profondità (in quanto la forma di governo a fustaia diminuisce il rischio di propagazione di incendi rispetto ai boschi governati a ceduo). I proprietari ed i possessori a qualsiasi titolo di terreni ricadenti in tutte le predette fattispecie saranno ritenuti responsabili dei danni che si verificassero per loro negligenza o per l’inosservanza delle prescrizioni impartite.

“Da ultimo, ma non meno importante, nell’interrogazione di qualche giorno fa – hanno concluso – abbiamo sollecitato il comune a rendere più tempestivo il ricorso alla pulizia e alla bonifica “in danno” degli appezzamenti di proprietari inadempienti alle suddette norme di sicurezza. Si tratta di comprendere che la posta in gioco è elevatissima e che la prevenzione potrebbe anche salvare delle vite umane”.


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