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Il ‘‘pacco di Natale’’

Il ‘‘pacco di Natale’’

Flop annunciato di un grande evento  

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di TONI MORETTI

CERVETERI – La casetta di Babbo Natale 2017, rimarrà nei ricordi della città come la più grande opera, propagandata all’inverosimile dagli apparati, quelli comunali, per esempio, presentatisi in alta uniforme con i galloni lucidi sul petto, cultura, attività produttive e altri, quelli che ci stanno sempre e dappertutto, per tagliare quel nastro che sarà da molti definito, della vergogna. Ai bimbi era venuta  l’acquolina in bocca. Sapere di poter costringere i genitori a distrarsi per qualche tempo dalle stressanti incombenze natalizie e poter trovare gaudio e divertimento per tutte le ferie di Natale, con giochi luci e interazione con il grande loro amico, con la quale farsi scattare una fotografia-ricordo nella sua “ricca “ casa avvolta dalla magia dei doni, delle luci e dei colori tipici della festa, è un dato di fatto. E che l’acquolina in bocca sia venuta anche a quelle attività che rifioriscono tra le viuzze del centro storico, nella speranza che fosse un evento che richiamasse anche persone da fuori, che portando i loro bambini a vedere le “meraviglie” della casetta di Babbo Natale a Cerveteri, si fossero fermati a consumare un caffè, a comprare una borsa  fatta a mano o un oggetto d’arte antico, sia pure in copia e fermarsi a cena magari nelle splendide trattorie che circondano il centro storico e trovare poi qualcosa di esclusivo e di interessante nelle tante bancarelle di un mercatino vivace e affollato. Ma l’otto dicembre si inaugura lo squallore. 
Niente bancarelle, una casetta per un Babbo Natale “terremotato”. Disadorna, vuota, senza luci, senza doni, senza il natale, con intrattenitori che non sapevano se per strappare un sorriso a quei pochissimi bambini intervenuti, dovevano tramutarsi in clown. Si poteva pensare ed a limite giustificare un ritardo nell’allestimento recuperato magari il giorno dopo. Questo succedeva l’otto dicembre, ad oggi 22, tutto immutato. Una piazza, la più bella, il salotto della città, deturpata da una casupola sgangherata dove è apparso un finto pacco dono, deposto in mezzo, alle pareti quattro o cinque stelle di quelle che compri nei magazzini cinesi, quattro fili di luce tirati da un balcone all’altro e una giostrina, quella che in gergo popolare si chiama del calci in c……, ferma. 
Questa giostrina è ubicata proprio adiacente l’ingresso del palazzetto civico. Sarà spenta perché si ha paura che possa animarsi e  sferrare un poderoso calcio a coloro che coi galloni lucidati, senza vergogna, continuano a varcare quell’ingresso, vendicando così la popolazione per quello che sembra tanto il “pacco di Natale”? 

 


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