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Cresciuti e abbronzati, la nuova vita dei macachi di Modena

Cresciuti e abbronzati, la nuova vita dei macachi di Modena

Grazie alle cure della Lav stanno bene gli esemplari provenienti dall’università

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Sono cresciuti, si sono irrobustiti e abbronzati. Segno di benessere. Sono gli esemplari di macachi, provenienti dall’Università di Modena e accolti nel Centro di recupero per animali selvatici ed esotici di Semproniano (Grosseto), dove sono stati trasferiti dalla Lav nel luglio del 2016. La colonia è molto coesa e giocosa, anche se si possono spesso distinguere due gruppi ben definiti: da una parte il maschio di nome Alfa e le sue femmine, dall’altra tutti i giovani. Dal punto di vista psicologico i principali problemi notati al loro arrivo sono spariti (in particolare la grave stereotipia di Alfa), mentre fisicamente si sono tutti notevolmente irrobustiti e anche abbronzati nelle giornate di sole. Dal punto di vista caratteriale, i più timidi del gruppo (Monky e Occhiolino), hanno incrementato la loro ‘self-confidence’ tanto da relazionarsi perfettamente con tutti gli altri individui. Gli screzi ci sono sempre, ma in maniera meno frequente. I maschi più giovani sono nella fase adolescenziale e per questo motivo sono diventati più dispettosi mentre Alfa si è affezionato molto a Siddharta: la segue tutto il giorno ma senza tralasciare la sua adorata Buddha. Considerando che si tratta di una specie che in natura vive vicino ai corsi d’acqua e al mare, quest’estate sono stati messi in condizione di poter utilizzare una piscina costruita appositamente per loro che, in questo periodo in cui le temperature sono più basse, è stata trasformata in una ‘piscina di foglie secche’ in cui gli animali vanno alla ricerca di semini e altre leccornie. Da quando sono nel centro, i macachi sono costantemente seguiti da una primatologa e da un medico veterinario e sono liberi di stare alla luce del sole, toccare l’erba, arrampicarsi in grandi spazi, assaggiando cibi nuovi come frutta, verdura e semi: si tratta della prima colonia di macachi di cui si sta prendendo cura la Lav, cui ne è seguita quest’anno un’altra (ancora più grande) proveniente da una struttura di Padova. La Lav è responsabile di questi animali e si è impegnata a garantire le esigenze della colonia vita natural durante, grazie anche a strumenti come l’adozione a distanza (adozioneadistanza.lav.it). I macachi di Modena si sono perfettamente adattati alla nuova sistemazione tanto che ‘l’architettura’ interna della loro nuova dimora viene continuamente rinnovata in modo da renderla più stimolante e dinamica. «Da quando la colonia di Modena è arrivata a Semproniano i progressi sono stati tantissimi – spiega la primatologa Valeria Albanese – Per fortuna non avevano ancora subito alcuna sperimentazione, tuttavia erano detenuti in ambienti molto piccoli, quasi sterili, senza arricchimenti ambientali. Tanti di loro avevano comportamenti anomali, che vengono chiamati in gergo ‘stereotipie’. Da quando hanno avuto la possibilità di uscire all’aperto, arrampicarsi, giocare e muoversi in libertà, relazionarsi tra loro, questi comportamenti sono scomparsi del tutto, segno che vivono in un ambiente idoneo nonostante non siano in natura, direi quasi sereno». Non solo macachi. Nel Centro di Recupero di Semproniano la Lav, da 40 anni dalla parte degli animali, si prende cura anche della zebra Arturo e del dromedario Asia, insieme al toro Jerry e alle mucche Lenticchia e Nutella.


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