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Stop definitivo delle captazioni

La Regione verso la pubblicazione della determina per fermare i prelievi. Soddisfazione per le amministrazioni e enti locali  

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BRACCIANO – Stop alle captazioni dal lago di Bracciano. Nei prossimi giorni o, al più tardi entro la fine di gennaio, la Regione Lazio dovrebbe emettere la determinazione che di fatto bloccherà ogni captazione dal lago di Bracciano.

Sono infatti questi gli impegni assunti dalla Regione Lazio nel corso del secondo incontro del tavolo istituzionale chiamato a decidere sul lago. Al tavolo i rappresentanti delle Istituzioni del Lago di Bracciano, Sabrina Anselmo e Claudia Maciucchi, rispettivamente sindaca di Anguillara Sabazia e di Trevignano Romano, il vicesindaco di Bracciano, Gianfranco Rinaldi, il presidente del Parco Regionale di Bracciano-Martignano, Vittorio Lorenzetti accompagnato anche da Daniele Badaloni, che si sono confrontati con i rappresentanti di Acea Ato 2, del Consorzio di Bonifica, della Città Metropolitana, è della Regione Lazio. All’incontro era presente anche il Consorzio di Navigazione del Lago di Bracciano che ha delegato a rappresentarlo Claudia Maciucchi.

Si tratta di un impegno molto importante che riconosce gli sforzi fin qui tenuti dalle istituzioni del Lago che in oltre un anno di duro lavoro, anche facendo ricorso a diffida nei confronti della Regione, non hanno mai smesso di puntare a questo obiettivo.

Nel corso dell’incontro a Roma, i funzionari regionali hanno infatti confermato la prossima pubblicazione dell’ordinanza che andrà a colmare il vuoto determinato dalla scadenza della sentenza del Tribunale Superiore delle Acque prevista per il 31 dicembre 2017. Con la nuova determina la Regione ridefinisce il ruolo del Lago di Bracciano all’interno del sistema idrico regionale: non più come compenso regionale così come è stato impiegato fino ad oggi, ma come riserva strategica. Le acque del lago potranno cioè essere prelevate e immesse nella rete idrica solo in caso di eventi catastrofici che mettano fuori gioco le altre sorgenti e in particolare il Peschiera.

Anche in questo caso per poter aprire le paratie, Acea dovrà comunque essere autorizzata a farlo da uno specifico atto da parte della Regione.


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