Una ferrovia per connettersi al mercato
CIVITAVECCHIA – “La cura del ferro avviata dal Governo e la riforma delle Autorità portuali, sono le vere novità che hanno rivoluzionato la politica dei trasporti”.
Parola di Raimondo Chiricozzi del Comitato per la riapertura della ferrovia Civitavecchia – Orte. “Con la legge di riforma delle Autorità di sistema portuali – spiega Chiricozzi – che attribuisce a queste nuovi poteri per lo sviluppo economico del territorio, il viterbese e tutto il Centro Italia potrebbero trarne vantaggi. Per questo motivo è lodevole l’iniziativa del presidente dell’autorità di sistema portuale di Civitavecchia Francesco Di Majo, al quale si stanno unendo i Comuni del territorio, di proporre la realizzazione di una vasta area o Zes (zona economica speciale) che abbracci il territorio viterbese, reatino, l’Umbria, le Marche, l’alta provincia di Roma, parte della regione Toscana e di chiedere la sistemazione degli importanti tasselli mancanti quali: il riconoscimento Core del porto di Civitavecchia e il finanziamento della ferrovia Civitavecchia Orte”.
Una tratta in ferro che sarebbe in grado di congiungersi alla Orte – Falconara permettendo il collegamento con i grandi corridoi europei Ten t Palermo Berlino, Adriatica e i collegamenti Mare – Treno – Mare tra Spagna, Barcellona – Civitavecchia – Ancona, Croazia, i paesi dell’est e le nuove vie della seta. “Indispensabile diventa – conclude Chiricozzi – anche per evitare lunghe file di autotreni sulle strade, la riapertura della ferrovia Civitavecchia – Orte, prima al servizio turistico, grazie all’approvazione della legge 168 del 2017 sulle ferrovie turistiche e poi al servizio merci e viaggiatori”.