Pubblicato il

Civitavecchia c'è: "L'amministrazione sarà ricordata per aver consegnato il servizio ad Acea"

Lo dichiara il direttivo di Civitavecchia c’è. Lo sportello consumatori Codici invece invita a cessare le polemiche

Condividi

CIVITAVECCHIA – «L’attuale amministrazione, oltre che per le continue perdite riparate con grande ritardo, per i rubinetti a secco da molto tempo e la non potabilità, sarà tristemente famosa per avere di fatto consegnato il servizio idrico all’Acea».

Lo dichiara il direttivo di Civitavecchia c’è. «Nonostante la vittoria nel referendum nazionale – incalzano dall’associazione – nonostante le tante battaglie dei comitati nei quali l’attuale amministrazione era parte molto attiva, la gestione dell’acqua sarà affidata ai privati. Come al solito si cercherà di giustificare, ci verrà detto che il passaggio è inderogabile, perché esiste una decisione del Consiglio di Stato, omettendo di dire che ci sono paesi e città, per esempio Ladispoli, che continua ad investire sull’acquedotto e  ad opporsi a questa decisione, omettendo anche di dire che, nonostante le richieste dei comitati, mai i nostri amministratori – evidenziano dal direttivo – sono entrati nell’ordine di idee di annullare la delibera del commissario prefettizio che la indirizzava verso la cessione ad Acea». Da Civitavecchia c’è viene messo in evidenza il fatto che Acea è in “crisi di approvvigionamento” e tuona: «Rischiamo una diminuzione dell’erogazione dell’acqua, nonché un aumento nel pagamento – concludono – considerando che al costo tecnico del servizio si aggiungerà un ulteriore aggravio degli utili d’impresa, essendo Acea una società quotata in borsa, a capitale pubblico – privato».

Ma sulla vicenda interviene anche lo sportello consumatori Codici che evidenzia alcuni lati positivi del passaggio ad Acea e che invita la politica a lasciare da parte la polemica ed a concentrarsi sulla città. «Invitiamo il Sindaco – scrivono – a rispondere alle richieste che, in questi anni, abbiamo inviato al comune di Civitavecchia su problemi del servizio idrico e che sono rimaste, praticamente tutte, senza risposta alcuna: solleciti su somme prescritte, richieste di rateizzazione – conclude – ed addirittura una richiesta di disattivazione di un’utenza che è finita dinnanzi al Giudice».


Condividi

ULTIME NEWS