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Smantellato stabilimento balneare dell'Associazione Nautica

Smantellato stabilimento balneare dell'Associazione Nautica

CAMPO DI  MARE. Nel corso delle feste natalizie lavori di demolizioni sospette con operai e macchine di movimento terra. Lo spianamento del terreno occupato nella striscia di proprietà dell’Ostilia fa ipotizzare ai soliti maligni il tentativo di voler spostare il manufatto nel perimetro demaniale. Impossibile ottenere autorizzazioni perché il Comune di Cerveteri non ha un Pua approvato

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di TONI MORETTI

CERVETERI – “A pensar male degli altri si fa peccato. Ma spesso ci si indovina”. Si ricorderà come una delle frasi più celebri di Giulio Andreotti e ci viene spontaneo chiederci in quanti hanno commesso “peccato” nel pensar male di chi, nel corso delle feste natalizie si prende la briga di smantellare uno stabilimento balneare. 
Si tratta di quella parte dello stabilimento dell’Associazione Nautica di Campo di Mare che occupa il terreno dell’Ostilia. La struttura, di natura precaria e removibile, doveva essere rimossa entro fine ottobre.  
Commette peccato chi ha pensato si volesse approfittare delle ferie per tentare di ricostruirlo forse dieci metri più avanti collocandolo nella zona demaniale?
Non si può incorrere in errore nell’usare l’avverbio abusivamente riferito al ricostruire, in quanto risulta che per questa operazione, occorrono delle richieste e rilascio di autorizzazioni, in questo caso non risultano esserci, perché  sarebbe impossibile ottenerle per la ricostruzione in quanto il comune di Cerveteri non ha un piano per l’utilizzazione degli arenili approvato. 
E ha commesso peccato se chi ha pensato che gli esponenti politici ai vertici dell’associazione che gestiva quello stabilimento chiedevano il “saldo” per l’alzata di mano  per quello che da molti viene definito il “marchettone” di cui ha usufruito l’Ostilia che con l’approvazione del piano integrato, che prevede la concessione di circa 260mila metri cubi di nuove costruzioni, ha smisuratamente incrementato il valore di quei terreni ove questo avverrà risolvendo alla stessa qualche annoso problema di bilancio?
E’ noto infatti, che l’Ostilia non nuota finanziariamente in buone acque. Aveva problemi che l’hanno portata vicino al fallimento ed è chiaro che una operazione del genere le dà una abbondante riserva di ossigeno.
E commette ancora peccato chi include nella “marchetta” anche l’operazione relativa al lungomare tanto da ipotizzare una regalia la realizzazione dello stesso con soldi pubblici dal momento che in presenza del citato piano integrato certe opere dovrebbero essere realizzate dal lottizzatore? 
E chi ipotizza ancora effetti collaterali a quanto malignamente pensato dal momento che nel contempo, alla velocità della luce, ci sono stati degli avvicendamenti apicali in uffici strategici, commette ancora peccato? 
Si vedrà se quei lavori, ora fermi, nello stabilimento in concessione all’Associazione Nautica, erano iniziativa di “buontemponi” che autonomamente passavano così il tempo concesso dalle ferie natalizie o se la “guerra” di successione in atto, dovuta alle distrazioni del capo, mette in mostra iniziative di cavalieri capaci di mostrare solo i gradi e la corazza.


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