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Stabilimento Nautica: c’è il progetto manca il Pua

Stabilimento Nautica: c’è il progetto manca il Pua

In un comunicato l’associazione dichiara di averlo presentato il 5 gennaio scorso dopo informali confronti con l’amministrazione e gli uffici comunali avendo  seguito le indicazioni del regolamento regionale n. 485 del 2016. Il consigliere Lamberto Ramazzotti: «Per fare strutture nelle aree demaniali necessita un piano utilizzo arenili approvato. Cerveteri non ce l’ha»    

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di TONI MORETTI

CERVETERI – «In riferimento all’articolo relativo alla Associazione Nautica Campo di Mare asd apparso su ‘‘La Provincia’’ del 6 gennaio 2018 nel quale, scomodando addirittura la buonanima di Andreotti, si adombrano sospetti sul comportamento dell’Associazione, sospetti che ne ledono la onorabilità e la serietà, si ritiene opportuno rompere il riserbo al quale si è sempre ispirata l’Associazione che, come tutti hanno avuto modo di constatare, è sempre stata ed è estranea a problematiche politiche ed elettorali, portando le proprie argomentazioni solo nelle sedi e con gli esponenti istituzionali».  Apre così un comunicato stampa – inviato alla  nostra redazione  – dall’Associazione Nautica Campo di Mare, lungo cinque pagine nelle quali vengono meticolosamente raccontate  e con dovizia di particolari e la storia onorabilissima dell’associazione, mai messa in discussione, e la sua vicenda con l’Ostilia, che l’ha vista coinvolta insieme ad altre strutture in una vicenda giudiziaria per certi versi surreale, ma comunque finita con una sentenza di un giudice, e sin da piccoli, chi ha avuto questa fortuna ha imparato che le sentenze vanno rispettate, e l’opera meritoria svolta negli anni, nel sociale, nello sport, con la politica di qualsiasi tendenza e con la parrocchia, cosa che l’ha portata ad avere riconoscimenti da istituzioni e da personaggi importanti, molti dei quali loro stessi consoci.  (agg. 10/01 ore 10.30) segue

LE PRECISAZIONI. Ma si sa, scomodare la buonanima di Andreotti citando la sua famosa frase: ”Sospettare degli altri è peccato ma spesso ci si indovina”, bisogna riconoscere che è più che mai attuale in questo periodo di “anarchia” dove sembra che la soluzione migliore sia quella di mettere tutto il resto di fronte ad un fatto compiuto e poi il tempo, le leggi, gli appelli saranno galantuomini. Andreotti stesso ha più volte nei fatti dimostrato che non è che si fidasse molto di chi faceva la comunione tutte le mattine, cosa che lui invece risulta facesse abitualmente.
Prendiamo atto, dalle precisazioni dell’associazione Nautica Campo di Mare, che abbiamo peccato nel  trovare anomalo, fino a giungere al sospetto, dei lavori di smantellamento fatto sotto Natale. In genere in quei periodi si pensa ad altro, e di aver pensato che visto che ci si era si sarebbe potuto spostare tutto di dieci metri più avanti. 
Si è commesso peccato perché come comunica l’associazione stessa: «Il Comune è stato messo al corrente delle operazioni di rimozione, avendo l’Associazione presentato una specifica SCIA». 
Si è commesso peccato nel pensare che a qualcuno possa essere venuta la tentazione di “spostare” di dieci metri quanto il direttivo aveva comunque approvato. Sempre dalle precisazioni si evince: «L’assemblea dei soci ha approvato l’operazione di riposizionamento dell’Associazione nella sola area formalmente demaniale della quale è concessionaria; tale operazione comporta, ovviamente, usufruire di uno spazio ridotto, un esborso una tantum da parte dei soci e la possibilità che una parte del corpo sociale possa recedere dal sodalizio». (agg. 10/01 ore 11)

IL PROGETTO. Affermano che: «Il progetto per la nuova struttura, sempre in legno, amovibile, con criteri ecocompatibili, e con basi sopraelevate rispetto alla spiaggia è stato redatto tenendo presenti le previsioni del Regolamento regionale n. 485 del 4 agosto 2016 che regola l’utilizzo del demanio marittimo ed è stato oggetto di preventivi confronti informali con l’amministrazione e gli Uffici del Comune di Cerveteri; tale progetto nei giorni scorsi è stato formalmente presentato in Comune con prot. 641 del 5 gennaio 2018, al Comune è stata anche avanzata richiesta, dietro versamento del previsto contributo di 500 euro, di farsi promotore della indizione di una conferenza dei servizi tra tutti gli Enti coinvolti nella procedura».
Si è commesso peccato nel sospettare che nel caso si fosse compiuto il terribile fattaccio, ci sarebbe stato comunque un progetto già presentato così come da loro descritto, confrontato con incontri informali coi dirigenti e i tecnici dell’amministrazione. Avrebbe creato problema la mancanza di un Pua? A Cerveteri? In Italia? 
Sinceramente dispiaciuti abbiamo voluto chiedere a chi di amministrazione e di urbanistica un po’ se ne intende per i suoi trascorsi e la sua professione, anche se non sappiamo se fa la comunione tutti i giorni.  Il consigliere Lamberto Ramazzotti, già ex sindaco, già geometra libero professionista da una vita, espostogli il problema non ha esitazione nel dire: «Per fare strutture nelle aree demaniali necessita un piano utilizzo arenili approvato nel quale vengono indicate che tipo di strutture si possono realizzare. Cerveteri non ce l’ha».
Abbiamo commesso peccato e ce ne scusiamo. (agg. 10/01 ore 11.30)

 


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