Trasporto pubblico, investendo aumentano pil e occupazione
Per potenziare il servizio complessivo di mobilità urbana, colmare il gap infrastrutturale con gli altri Paesi europei, migliorare il trasporto pubblico di ferro, soprattutto quello regionale, e aumentate il numero di passeggeri del Tpl servono 3,9 miliardi di euro da qui al 2033. Investimento che genererebbe 5,6 miliardi di euro di valore aggiunto annuo e un +0,3% di Pil, e 137mila nuove unità di lavoro annue con un +0,6% di occupazione. Sono le stime che Cassa Depositi e Prestiti ha illustrato in occasione della presentazione del dossier Pendolaria di Legambiente.
Il settore del trasporto pubblico in Italia vede un parco mezzi tra i più ‘anziani’ d’Europa (16,8 l’età media del materiale rotabile e 11,4 anni quella del parco autobus a fronte di una media UE di 7 anni) con elevati livelli di emissioni (più del 27% della flotta urbana e più del 36% della flotta extraurbana appartengono a categorie pre euro 3), una scarsa estensione delle reti (metropolitana: 3,8 km di rete/mln abitanti in Italia contro la media UE di 9,8; rete tranviaria: 5,4 km rete/non abitanti in Italia contro i 23,4 della Germania i gli 11 della Francia) e un rapporto sbilanciato sulla gomma (il 36% del traffico avviene su ferro contro la media UE del 50%).
Inefficienze che, rileva Cdp, si traducono in costi: nello specifico, 11 miliardi di costi di congestione stimati da Confcommercio per l’Italia e 6 miliardi di euro l’anno di extra costo per le famiglie italiane dovuti al maggiore utilizzo dell’auto all’interno delle città italiane. E se le performance delle aziende di Tpl sono in miglioramento e cresce il processo di aggregazione che tende a rafforzare gli operatori (-16% nel numero di aziende tra 2008 e 2015), ci sono ancora più di 1000 imprese attive nel settore e il 42% ha meno di 5 addetti. Il livello di indebitamento è generalmente basso ma con eclatanti criticità: le 5 imprese più indebitate detengono il 62% dei 2 miliardi di debiti finanziari e solo il 30% del valore della produzione.