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Questione Tarallo, Cozzolino: “Bellanova riconvochi il tavolo”

Questione Tarallo, Cozzolino: “Bellanova riconvochi il tavolo”

Il Sindaco torna sulla vicenda del lavoratore licenziato da Tirreno Power, attualmente impegnato in uno sciopero della fame, e punta il dito contro il vice ministro

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CIVITAVECCHIA – “Chiedo pubblicamente al vice ministro Bellanova di riconvocare il tavolo per dare una definitiva interpretazione all’accordo del 2008 e risolvere quindi la situazione in cui versano alcuni lavoratori di Tirreno Power”. Lo dichiara il sindaco Antonio Cozzolino intervenendo sulla questione di Ernesto Tarallo, lavoratore licenziato da Tirreno Power e impegnato in un sciopero della fame da 19 giorni, davanti la sede Enel di viale Regina Margherita di Roma. (agg. 02/02 ore 15.56) segue

L’INCONTRO. “Nei giorni scorsi – spiega Cozzolino – gli avevo promesso che appena la segreteria del vice ministro Teresa Bellanova mi avesse contattato per aggiornare il tavolo organizzato sul rispetto da parte di Enel dell’accordo del 2008 e sul rispetto da parte di Tirreno Power dell’intelligenza di tutti, gli avrei fatto conoscere gli sviluppi della vicenda. Ripeto: il tavolo è stato chiesto per una definitiva soluzione sulla questione degli esuberi di Tvs che avrebbero dovuti essere assorbiti da Enel. La stessa Enel – incalza il primo cittadino – si disse disponibile a discutere la cosa in un tavolo ministeriale a cui siamo riusciti faticosamente ad approdare. Dopo la prima riunione di quel tavolo (più di 3 settimane fa) stiamo chiedendo ormai da 2 settimane un nuovo incontro: sembra che, complice la campagna elettorale, non ci sia tempo per discutere della situazione”.(agg. 02/02 ore 16.30)

LA RICHIESTA. Cozzolino chiede quindi pubblicamente un incontro a Bellanova e poi punta i fari sul colosso energetico.

“Con Enel poi ci sarà occasione quanto prima per discutere della famosa gara di Global Service che non ha visto invitata alcuna ditta locale. Anche in questa circostanza – conclude Cozzolino – è nostra intenzione chiedere spiegazioni e il rispetto degli accordi presi con la cittadinanza più di 10 anni fa”.(agg. 02/02 ore 17)


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