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Plastica riciclabile al 100%, l’Italia si prepara alla sfida

Plastica riciclabile al 100%, l’Italia si prepara alla sfida

Entro il 2030. Corepla: "Puntare su ricerca, innovazione e gioco di squadra"

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Puntare su ricerca, innovazione e gioco di squadra. Ecco come secondo Corepla, il consorzio nazionale per la raccolta, il riciclo e il recupero degli imballaggi in plastica, è possibile centrale il nuovo obiettivo fissato dalla Commissione Europea per ridurre la produzione di rifiuti: entro il 2030 tutti gli imballaggi in plastica immessi sul mercato Ue, infatti, dovranno essere progettati per essere riutilizzabili e riciclabili. Corepla, spiega il presidente Antonello Ciotti, “da anni si muove in questa in direzione e già dal 2017 abbiamo fissato un budget per ricerca e sviluppo”. Inoltre, “abbiamo indetto per il 22 e 23 marzo la prima giornata della ricerca in cui chiamiamo le industrie italiane del sistema Corepla a presentare tutti i programmi e le azioni di ricerca che ci sono nel breve termine per implementare proprio il concetto di economia circolare”. Secondo Ciotti, bisogna puntare su una maggiore responsabilità non solo del produttore ma anche del consumatore mettendolo nella condizione di fare una corretta raccolta differenziata. Per centrare l’obiettivo del 100% di riciclabilità al 2030, Corepla ha lanciato anche una Call for Ideas rivolta a Università, Centri di Ricerca, start up, aziende, Pmi e privati attraverso l’apposita piattaforma www.coreplacall.it. L’obiettivo è ricercare e promuovere nuove soluzioni lungo tutta la filiera perché la sostenibilità è un gioco di squadra tra imprese, cittadini e Sistema paese. Come industria, spiega Ciotti, “dobbiamo utilizzare meno plastica negli imballaggi, lavorare su tutta la filiera affinché gli imballi siano sempre più riciclabili e, cosa fondamentale, creare un mercato delle materie prime riciclate”. E ora qualche dato sulla raccolta e il riciclo della plastica. Nel 2017, sottolinea Ciotti, “l’Italia ha registrato un aumento del 10% della raccolta portando la media nazionale al di sopra di 17 Kg per abitante”. Si tratta di “un risultato estremamente importante che pone l’Italia tra i paesi più virtuosi a livello europeo”. Ovviamente i risultati sono diversi da regione a regione: “si va dal Veneto, che ha una media superiore a quella europea di 27 Kg per abitante, alla Sicilia dove siamo ancora su 4 Kg per abitante. La Puglia, invece, sta facendo dei passi avanti ma è ancora sugli 8 Kg per abitante”.


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