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Social service, diecimila pasti in due mesi

Social service, diecimila pasti in due mesi

La onlus è una realtà ben radicata sul territorio: grazie al suo impegno i pasti invenduti delle navi Moby e Tirrenia vengono consegnati a circa 180 famiglie bisognose. Ingrosso: "L’associazione rappresenta il termometro del malessere di Civitavecchia"

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di FRANCESCO BALDINI

CIVITAVECCHIA – Oltre diecimila pasti consegnati in due mesi alle famiglie bisognose di Civitavecchia. Numeri che parlano da soli quelli dell’associazione Social service onlus. Il suo presidente Mariano Ingrosso continua ad impegnarsi, insieme ai vari soci dell’associazione, consegnando giornalmente pasti alle molte famiglie che ne hanno fatto richiesta. «Io mi identifico come il termometro del malessere di Civitavecchia – ha spiegato Ingrosso – perché più andiamo bene noi, più vuol dire che le cose vanno male, vorrei avere meno persone sicuramente».

L’associazione ha aderito al progetto della Qui foundation Pasto buono, che cerca di recuperare tutti i pasti invenduti. Qui a Civitavecchia funziona soprattutto grazie alle navi Tirrenia e Moby line.  «Grazie al lavoro dei nostri associati – ha continuato Ingrosso – noi recuperiamo questo materiale. Inoltre abbiamo creato una sorta di rete cittadina, ristoranti, bar e pizzerie. Tutto cibo di ottima qualità che viene da noi recuperato e distribuito a queste famiglie che attualmente sono circa 180 iscritte».

Parliamo di 9640 pasti tra settembre e ottobre distribuite tra famiglie locali e senza tetto. «Il 90% delle nostre famiglie – ha aggiunto – sono civitavecchiesi». Dati che preoccupano ma l’impegno dell’associazione Social service prosegue e, forse, meriterebbe più attenzione e aiuto, magari anche dalle istituzioni. I numeri parlano chiaro, si tratta di persone di Civitavecchia, volti che si conoscono che possono mangiare e andare avanti grazie all’impegno di Ingrosso e dei suoi amici – volontari.  


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