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Calamità: pronti i modelli per le richieste di rimborso

Calamità: pronti i modelli per le richieste di rimborso

MALTEMPO. Il Comune di Tarquinia ha predisposto le schede che dovranno essere presentate dalle aziende agricole Tutte le segnalazioni saranno poi spedite all’Ada per gli eventuali accertamenti

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TARQUINIA – Le avversità atmosferiche che hanno interessato la regione Lazio ed il territorio tarquiniese nel periodo dal 26 al 28 febbraio 2018, compromettendo irrimediabilmente colture invernali e produzioni in fioritura, hanno messo a dura prova il comparto agricolo-ortofrutticolo e zootecnico del comprensorio.
Il sindaco Pietro Mencarini, lo scorso 1 marzo, ha ufficialmente richiesto alla Regione Lazio lo stato di calamità naturale per il Comune di Tarquinia. (Agg. 08/03 ore 15.20) segue

I MODELLI PER LA SEGNALAZIONE. «Ora risulta importante  – spiega il primo cittadino – individuare le perdite che gli agricoltori hanno subito da questa ondata di neve e gelo, così da poter effettuare il censimento delle segnalazioni dei danni rilevati dalle imprese agricole.
L’assessorato all’Agricoltura guidato da Alfonso Micozzi ha pertanto predisposto un modello per la segnalazione dei danni subiti da parte delle aziende agricole del territorio a seguito degli stessi. I modelli, reperibili presso gli uffici comunali e scaricabili dal portale del Comune di Tarquinia, dovranno essere debitamente compilati e presentati al Protocollo generale del Comune. Le segnalazioni saranno raccolte dal settore nono, ufficio Agricoltura e poi spedite all’ADA – Area Decentrata Agricoltura della Regione Lazio che farà gli eventuali accertamenti per poi valutare un equo rimborso.
Sulle gravi perdite subite dal comparto territoriale è intervenuta le settimane scorse anche Codiretti denunciando la grave situazione nella quale versa il settore agricolo e zootecnico. La provincia di Viterbo risulta tra le zone più colpite. «L’ondata di gelo siberiano che ha investito anche la capitale porterà gravi danni all’agricoltura in tutto il Lazio», ha detto nei giorni scorsi l’associazione di categoria.  (Agg. 08/03 ore 16.20)

STRUTTURE DANNEGGIATE. «Molte strutture, in particolare le serre, sono state pesantemente danneggiate e c’è grande preoccupazione sia per le orticole in campo prossime alla raccolta (broccolo romanesco, carciofi, fave, finocchio, lattuga), sia per gli alberi già in fiore (pesche, susine, ciliegie), in alcune aree già con le gemme gonfie e quindi particolarmente sensibili al freddo». «Attualmente sono in corso verifiche sull’entità dei danni, ma da una prima stima nel Lazio si dovrebbero superare i 20 milioni di euro», ha detto David Granieri, presidente Coldiretti Lazio. La richiesta, firmata dal sindaco Pietro Mencarini e dall’assessore all’Agricoltura Alfonso Micozzi, è stata celermente inviata al Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, al Presidente della Giunta Regionale del Lazio, all’Assessorato Sviluppo Agricolo e del Mondo Rurale della Regione Lazio e all’ADA Area decentrata Agricoltura della Regione Lazio.  (agg. 08/03 ore 17)


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