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Centro destra unito contro lo Sprar

Centro destra unito contro lo Sprar

In un comunicato congiunto i gruppi e le liste esprimono il loro dissenso con una proposta alternativa. «Il contributo sia trasferito e messo a disposizione di chi è temporaneamente in difficoltà a Cerveteri. Noi vogliamo prima gli italiani e rimettere l’uomo e la famiglia al centro e non gli affari economici»

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di TONI MORETTI

CERVETERI – Non si è dovuto attendere molto a che l’intero centro destra di Cerveteri forte del risultato elettorale ottenuto a livello nazionale ma registrato anche a livello locale, non prendesse la palla al balzo per contestare e dire la sua su quello che a nostro avviso è stato uno dei punti essenziali che ne ha determinato il successo: l’aver saputo intercettare e cavalcare non solo quel disagio aperto e sbandierato di tipo palesemente ideologico presente tra la popolazione ma quello più nascosto e appena sussurrato, anch’esso presente, sul progetto Sprar, che la città di Cerveteri ha presentato e il Ministero degli Interni ha approvato e il governo finanziato. E’ così che Il Gruppo di Centrodestra (Liste Civiche comprese) Aldo De Angelis (consigliere e capogruppo Lista Trasparenza e Legalità), Vilma Pavin (Lega Salvini Premier),  Salvatore Orsomando (consigliere e capogruppo Forza Italia), Anna Lisa. Belardinelli (consigliere e capogruppo Fratelli d’Italia), Lamberto Ramazzotti (consigliere e capogruppo Lista Capacità e Passione), Luca Piergentili  (consigliere e capogruppo Lista A. Berardinelli), Guido Rossi (Lista Rossi), Luigi Bucchi (Lista Cuori Cervetrani), critica duramente l’operato del sindaco Pascucci, dalle politiche ambientali all’accoglienza come il Progetto Sprar. (Agg. 14/03 ore 10.30) segue

IL PROGETTO. «Questo Sindaco – dice la nota –  invece di dare delle risposte concrete alle difficoltà ed alla  esasperazione dei propri concittadini, taccia tutti di ignoranza politico-amministrativa decantando i suoi finti successi elettorali dopo la sonora “sberla” presa a Cerveteri dove avrebbe dovuto portare chissà quale “cariolata” di voti che, invece, è diventata il peggior risultato che la Zingarettiana memoria ricordi tanto da dare l’impressione che l’esercito Pascucci si è ridotto ad una strenue armata Brancaleone».  
La nota continua con un’analisi specifica del progetto che prevede due tipi di accoglienza, quella in case di civile abitazione e quella che prevede la collocazione in famiglie solidali, generalmente di immigrati integrati. Sui costi, quelli cioè che sosterrà il comune, ventimila euro circa all’anno, tutto con una velata ironia e commenti insinuanti e velenosi che fanno capire che loro, che come dicono non hanno l’orecchino al naso, possono logicamente dedurre che lo stupendo atto umanitario di cui si renderebbe protagonista una città che offre ad un certo numero di essere umani stranieri che fuggono dalla guerra una opportunità di ricominciare un percorso di vita normale, sia riconducibile ad un mero strumento di business attraverso il quale accontentare qualche cooperativa amica e “pagare” qualche promessa elettorale a famiglie ancora amiche escludendo e trascurando e quindi a danno  di indigeni bisognosi. (agg. 14/03 ore 11)

L’ALTERNATIVA DEL CENTRODESTRA. E il centro destra offre una alternativa: «Sul Progetto Cas/Cerveteri (contributo autonoma sistemazione) – continua la nota- stiamo lavorando da mesi. Noi vogliamo chiedere al Ministero degli Interni modulando e calibrando sui dati di Cerveteri che il contributo assegnato per il progetto accoglienza di 30 immigrati (in aumento sicuro attraverso anche i ricongiungimenti famigliari di cui avranno diritto oltre all’assistenza legale) sia trasferito e messo a disposizione del progetto Cas/Cerveteri di cui con determinati criteri da stabilire potrà usufruirne temporaneamente chi è in difficoltà cercando poi con il giusto supporto di avviare i soggetti interessati nuovamente in un percorso di tranquillità». 

Uno Sprar al contrario insomma, tralasciando un piccolo particolare ma non insignificante: I soldi stanziati dal Ministero degli Interni come contributo, sono anche soldi europei mirati allo scopo dell’accoglienza  di stranieri, non dei sinistrati Cervetrani ridotti tali dalle “Favole” di Pascucci, come voi dite, per cui la conversione, come il centro destra intendete chiedere,  potrebbe rivelarsi un  tantino in salita, ma servirà comunque a sostenere lo slogan: «Noi vogliamo prima gli italiani e rimettere l’uomo/la famiglia al centro e non gli affari economici». (agg. 14/03 ore 11.30)


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