Lo Stivale campione di ‘‘Circular Economy’’
Dall’abbigliamento all’edilizia, dalla chimica all’elettronica. L’Italia dell’economia circolare fa bella figura in tutti settori produttivi. Lo dimostra lo studio ‘100 Italian Circular Economy Stories’ promosso da Enel e Fondazione Symbola che racconta le storie di 100 eccellenze made in Italy impegnate in un modello di sviluppo non più lineare, dove gli scarti di un’impresa diventano la materia prima di un’altra. Dai rottami di Brescia agli stracci di Prato alla carta da macero di Lucca: l’Italia, povera di risorse, ha sempre praticato forme di uso efficienti, intelligenti e innovative della materia. Tra i grandi Paesi europei, infatti, come certifica Eurostat, siamo quello con la quota maggiore di materia circolare (materia prima seconda) impiegata dal sistema produttivo: quasi un quinto del totale (18,5%), ben davanti alla Germania (10,7%), unico Paese più forte di noi nella manifattura. «L’economia circolare permette di creare nuovi modelli di business che integrano innovazione e sostenibilità come scelta strategica di competitività – afferma Francesco Starace, amministratore delegato di Enel – Il rapporto presentato oggi dimostra che tra le 100 eccellenze dell’economia circolare in Italia non ci sono solo grandi imprese, ma anche piccole e medie realtà, istituzioni, associazioni, cooperative che hanno avuto la capacità di anticipare i tempi e di adottare pratiche e processi industriali virtuosi, sottolineando la competitività del sistema italiano anche in ambito internazionale e contribuendo alla lotta ai cambiamenti climatici». La maggiore efficienza delle imprese della green economy si traduce per il nostro Paese in minori costi produttivi, minore dipendenza dall’estero per le risorse, maggiore competitività e innovazione. Il recupero dei materiali, spiega Ermete Realacci, presidente Fondazione Symbola, “ci fa risparmiare energia primaria per oltre 17 mln di tonnellate equivalenti di petrolio all’anno, ed emissioni per circa 60 mln di tonnellate di CO2. E questo contribuisce a rendere più efficiente e competitiva la nostra economia. Queste cento storie ci raccontano di un’Italia che fa l’Italia e innova senza perdere la propria anima; ci parlano di un modello di economia e società più sostenibile e competitivo, più equo, che potrebbe rappresentare la risposta italiana alle questioni scottanti che il presente e il futuro pongono al Pianeta». L’Italia dunque è campione di economia circolare e lo è grazie alle proprie tradizioni e alla capacità nazionale di ribaltare un limite in un’opportunità.