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Caso Nica: rinviata al 3 luglio l’udienza preliminare

Caso Nica: rinviata al 3 luglio l’udienza preliminare

Stefano Risi, l’imputato ceretano, non era presente in aula. Il giudice autorizza la citazione del responsabile civile. Si sono costituti parte civile i genitori di Daniele, i fratelli e i nonni paterni  

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di GIULIANA OLZAI

CERVETERI – E’ stata rinviata al 3 luglio l’udienza preliminare davanti al giudice Giuseppe Coniglio, che subentra al gup Marasca perché è stato trasferito, che dovrà decidere se rinviare a giudizio, come chiede il sostituto procuratore della Procura di Civitavecchia Delio Spagnolo, le due persone accusate di omicidio stradale del 16enne Daniele Nica: il 31enne di Cerveteri, Stefano Risi, che alla guida della sua Mercedes aveva preso in pieno la giovanissima vittima sulla statale Aurelia, nei pressi del noto locale Pinar, nella notte tra venerdì 8 e sabato 9 luglio del 2016, ed Adam Galluccio, 22enne di Ladispoli che conduceva  la Fiat Panda lasciata in sosta sull’Aurelia dalla quale era sceso Daniele. All’udienza di ieri era presente Gallucci, assente,  invece, Risi. (Agg. 04/04 ore 10.30) segue

LA CITAZIONE DEL RESPONSABILE CIVILE. Nel corso dell’udienza si sono costituiti come parte civile i genitori di Daniele, papà Marco e mamma Katia Giordani, i fratelli, Desirè e Antony, i nonni paterni, Antonio e Marisa Mammì. La parte civile e la difesa di Risi hanno chiesto la citazione del responsabile civile (l’assicurazione). 

Il giudice l’ha autorizzata ed ha rinviato. Quindi si è ancora nelle fasi preliminari, non si sono ancora costituite tutte le parti e alla prossima udienza si costituirà il responsabile civile. Il processo (dinanzi al gup) non è ancora cominciato ed inizierà a luglio e le parti dovranno dichiarare quale rito intendono scegliere. Se non optano per riti alternativi allora il giudice deciderà se rinviare a giudizio oppure no.  (Agg. 04/04 ore 11)

RICONOSCIUTA LA COLPA IN NEGLIGENZA, IMPRUDENZA E IMPERIZIA. Come già approfondito su queste colonne, ad entrambi gli imputati la Procura ha riconosciuto la colpa consistita in «negligenza, imprudenza e imperizia, nonché nell’inosservanza delle norme di circolazione stradale» per la morte del giovane. In particolare, secondo l’accusa, Risi non avrebbe «regolato la velocità del veicolo con riguardo alle caratteristiche dello stesso e della strada, scarsamente illuminata e notoriamente frequentata, in quel tratto, per via della presenza nella vicinanze di un noto locale pubblico, e per non aver mantenuto un’andatura che consentisse di compiere tutte le manovre necessarie per evitare pericoli per la sicurezza delle persone», di quì l’investimento di Daniele e il decesso in conseguenza delle gravi lesioni riportate; mentre Galluccio, sempre secondo l’accusa, «per aver  oltrepassato – con la Panda – le strisce longitudinali continue e aver sostato sulla banchina in prossimità della striscia continua che delimita la carreggiata, al fine di consentire al Nica di scendere dall’autovettura, in tal modo poneva in essere le condizioni perché il medesimo venisse investito dal Risi». (Agg. 04/04 ore 11.30)


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