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Incendi alle scuole di Civitavecchia: fermato un minorenne

Incendi alle scuole di Civitavecchia: fermato un minorenne

Svolta nelle indagini condotte dai carabinieri a seguito soprattutto del rogo del 9 gennaio alla Calamatta. Il gip ha emesso un'ordinanza che dispone la misura cautelare del collocamento in una comunità per un 16enne. Il ragazzo tradito dalla sua calligrafia   

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CIVITAVECCHIA – Importante svolta nelle indagini da parte dei Carabinieri della Compagnia di Civitavecchia sugli incendi che nel mese di gennaio hanno danneggiato seriamente alcuni plessi scolastici della città. Dopo un’intensa e capillare attività, i Carabinieri sono infatti giunti all’identificazione di un sedicenne del posto, ritenuto il principale responsabile in particolare dell’incendio della media Calamatta che il 9 gennaio scorso aveva causato all’istituto di via Achille Montanucci danni per 675.000 euro.

Le indagini scaturite da quel grave gesto, che aveva turbato la collettività ed arrecato notevoli disagi alle famiglie, con il trasferimento delle classi in un altro plesso, hanno consentito ai militari dell’Arma di raccogliere gli elementi necessari, a carico dell’indagato, per l’emissione da parte del Gip del Tribunale per i Minorenni di Roma di un’ordinanza che dispone la misura cautelare del collocamento in comunità per il minore che infatti, venerdì mattina, è stato prelevato presso la sua abitazione dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Civitavecchia e accompagnato nella struttura dove rimarrà, a disposizione dell’autorità giudiziaria. (Agg. 09/04 ore 9.46) Segue

TRADITO DALLA SUA CALLIGRAFIA – Nel corso della conferenza stampa del capitano della Compagnia Marco Belilli e del comandante del Nucleo Operativo e Radiomobile, tenente Roberto Lacatena, sono emersi nuovi particolari in merito all’arresto del ragazzino. Adolescente tradito dalla sua calligrafia. I militari dell’Arma, infatti, sono risaliti a lui grazie alle scritte sui muri. Sono stati i carabinieri del Reparto Investigazioni Scientifiche di Roma a comparare le lettere comparse sui muri con quelle dei temi e degli elaborati che il ragazzo aveva scritto qualche anno fa, quando frequentava proprio quella scuola. E da qui sono partiti infatti i militari: dal fatto cioè che il possibile autore del gesto sicuramente aveva, dal suo punto di vista, dei “conti in sospeso” con la scuola. Tanto che i carabinieri del nucleo operativo hanno individuato un panorama di possibili indagati, restringendo poi il campo ed arrivando al sedicenne, accusato aver appiccato il fuoco alla scuola media ed aver tentato di uncendiare anche la scuola vicina, dopo poche settimane.  (Agg. 09/04 ore 13.04) 

LE INDAGINI – Tre mesi sono durate le indagini da parte dei militari dell’Arma; indagini svolte attraverso metodi tradizionali di pedinamenti ed osservazioni e con il prezioso aiuto dei Ris. Due gli episodi che hanno contribuito ad individuare il ragazzo. Durante uno dei controlli, il 16enne è stato trovato in possesso di un borsone contenente arnesi da scasso. Un’altra volta, invece, gli stessi carabinieri lo hanno sorpreso a staccare dei pomelli d’ottone dai condomini di via Calisse. in quel caso era stato deferito in stato di libertà. Due episodi che, insieme alla perizia calligrafica dei Ris – che su una scala da 1 a 7 ha indicato in 6 la possibilità che l’adolescente sia il responsabile degli incendi – hanno di fatto incastrato il giovane. Si tratta di un ragazzo vissuto in un contesto familiare piuttosto difficile e disagiato, che non frequentava alcuna scuola e che oggi deve rispondere dei reati di incendio, danneggiamento ed interruzione di pubblico servizio.  (Agg. 09/04 ore 14.15)        

                


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