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Porto: security senza amministratore

Porto: security senza amministratore

Scaduto l’avviso di selezione per titoli finalizzato alla nomina del successore di Umberto Saccone. L’attuale condizione difficilmente permetterà alla Pas di chiudere il bilancio entro il 30 aprile. Problemi anche per l’Authority

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CIVITAVECCHIA – È scaduto giovedì alle 12 l’avviso di selezione pubblica per titoli finalizzato alla nomina dell’amministratore unico della Port Authority Security. 
Si tratta di scegliere chi dovrà andare a occupare il posto di Umberto Saccone; al momento a ricoprire quel ruolo ci pensa il collegio dei revisori, in attesa della nomina del nuovo amministratore. 
Non si conoscono però i tempi, perché nessuna notizia è apparsa sui siti ufficiali di Pas o di Molo Vespucci. (agg. 14/04 ore 9.14) segue

BILANCIO, CHIESTA UNA PROROGA PER L’APPROVAZIONE. Sembrerebbe che siano state disposte delle integrazioni al bando e conseguentemente sia stata prorogata la scadenza per la presentazione delle domande; ma è tutto da confermare.
Quello che è certo è che però, anche a causa proprio dell’assenza di un amministratore unico, difficilmente la Pas potrà chiudere il proprio bilancio entro la data del 30 aprile. 
E questo vuole dire che anche l’Autorità di Sistema Portuale, socio unico della Port Authority Security, non potrà provvedere, nella seduta di fine aprile, ad approvare il proprio consuntivo 2017. 
Anzi, gli stessi vertici della Pas avrebbero chiesto una proroga di 120 giorni per l’approvazione del bilancio, per attendere la chiusura dell’audit da parte della società MMP ed associati a cui è stata richiesta la consulenza e dell’accertamento in corso da parte dell’Agenzia delle Entrate per l’anno 2015. 
Bisognerà capire se siano vere o meno le voci di una presunta perdita della società che porterebbe seri problemi anche alla stessa Autorità di Sistema portuale, già alle prese con alcune questioni spinose in termini economici. (Agg. 14/ 04 ore 10)

I CONTI.  Nel caso in cui venissero confermati le perdite ed i conti in rosso per oltre 300 mila euro, Molo Vespucci non avrebbe la possibilità di risolvere il problema, attraverso una ricapitalizzazione. 
Ed il rischio sarebbe quello, per la Pas, di dover portare i libri in Tribunale. Una grana non di poco conto, con un effetto domino non indifferente. 
Ma bisognerà attendere la chiusura del bilancio per capire quali saranno i futuri scenari che si apriranno.
 Anche se, a quanto pare, dalla società tranquillizzano, parlando di conti in regola.
 E a maggior ragione, allora, risulterebbe difficile comprendere il perché di una richiesta di proroga così lunga – con l’audit che si sarebbe potuto anticipare – ed i motivi del clima di tensione che si respirerebbe a Molo Vespucci. (Agg. 14/04 ore 10.30)


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