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Sagra del carciofo, numeri da capogiro

Sagra del carciofo, numeri da capogiro

I camping chiusi e il bivacco casuale restano criticità da risolvere per il futuro Circa 250.000 persone stimate durante la 3 giorni di festa a Ladispoli Solo il derby tra Lazio e Roma ha inciso sulle presenze della domenica sera

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LADISPOLI – Sagra del Carciofo dai numeri sbalorditivi anche quest’anno. Anche chi non ama la confusione non ha resistito al fascino della vaschetta di carciofi e delle tante bontà gastronomiche correlate, accompagnate da un bicchiere e da tanta allegria, in un week end che salvo qualche gocciolina di benedizione, è stato mite e pieno di sole. 
Oggi è tempo di bilanci, smontati i banchi, le strade sono tornate e la città è tornata alla sua vita normale. (Agg. 17/04 ore 6,48) segue

IL BILANCIO. La Sagra numero 68 è terminata e come da tradizione si lascia alle spalle persone, odori, sensazioni, emozioni positive e negative. Come ogni anno c’è chi ama e chi disprezza, ma tutti in fondo comprano, perché la Sagra è sempre la Sagra. 
 Una boccata d’ossigeno per la maggior parte dell’economia locale, spesso soffocata dalla crisi dei consumi durante altri periodi dell’anno e dalla carenza di iniziative di spessore e a partecipazione allargata.
Quest’anno, rispetto al precedente, forse per merito del fatto che la campagna elettorale è ormai lontana, i cosiddetti «disfattisti» del villaggio sociale hanno taciuto quasi completamente. Gli sfoghi sui social, a deprecare la città per esaltarne, anzichè il potenziale, l’aspetto di degrado legato all’afflusso di decine di migliaia di visitatori, con i suoi problemi conseguenti come eccesso di rifiuti ed accessi bloccati, abusivi, carenza di servizi pubblici, sono stati molto limitati forse perché, nel dopo elezioni, ciò non sarebbe stato funzionale come un tempo.
Uno spirito di collaborazione generale ha prevalso in questa fiera: quest’anno, più che nei precedenti, Ladispoli aveva bisogno di ritrovare un suo momento di coesione sociale. L’influsso economico positivo, per molte attività, fa dimenticare i piccoli difetti di una Sagra che non potrà mai smettere di perfezionarsi. 
Resta innegabile il fatto che negli orari di punta del sabato e della domenica, si faccia fatica, ancora e dopo oltre 60 anni, ad assorbire le ormai oltre 250.000 persone stimate durante la 3 giorni: una cifra orientativa ovviamente, ‘parametrata’ sulla base dei parcheggi e della viabilità durante il week end di fiera, che potrebbe essere superiore od inferiore, ma giù di lì.
Gli indicatori commerciali danno leggermente in calo le presenze della Domenica rispetto agli anni precedenti, complice il derby Roma Lazio alle 20.45, in concomitanza al concerto di Leali. Piazza comunque gremita per l’artista, che si è esibito per oltre due ore.
Ladispoli, durante la sua Fiera nazionale, mostra tutta la sua identità multiculturale, la sua propensione ad essere città turistica ed accogliente nonostante le note dolenti come i camping chiusi e il bivacco casuale, e fa sfoggio, tra mille problemi, della sua sfrontata giovinezza. Le controversie sono di ogni genere, la Proloco, ente organizzatore, insieme all’amministrazione comunale, come sempre rischiano l’esaurimento nervoso, ma la tanta soddisfazione, si presume, è così elevata da spingere a migliorarsi e ad alzare di anno in anno sempre più il livello. (Agg. 17/04 ore 7.20)

IL PAGELLONE:

Carciofo locale 10 e lode, Carciofo abusivo 0 spaccato
Produzione bassa a causa del maltempo e delle gelate. Agricoltori locali in difficoltà, i quali, nonostante tutto, hanno esposto la loro produzione migliore. 
Molti purtroppo gli abusivi provenienti dal sud Italia in ogni angolo della città, ma la differenza con quelli di produzione locale è abissale e la gente ha imparato a distinguere: il carciofo romanesco IGP è unico, dal giusto inconfondibile, e non ci si può sbagliare.
Il programma dell’intrattenimento – Voto 6,5
I tagli economici si fanno sentire sulla programmazione e si resta su un tenore molto nazional popolare: fortunatamente la partecipazione delle associazioni locali ha portato un buon livello di partecipazione e il susseguirsi di iniziative anche di livello. L’ospite d’eccezione, Fausto Leali, ha tenuto banco calcando il palco per oltre 2 ore.
I Fuochi d’artificio, di Domenica – Voto 7
Molto bello anche quest’anno lo spettacolo pirotecnico. La scelta di farli tornare di domenica come da tradizione, anziché di sabato, per molti, resta un elemento discutibile: il giorno dopo è lavorativo. Ma forse è un incentivo in più che funge a trattenere maggiormente le persone alla sagra anche di domenica. Punti di vista.
Viabilità e accesso ai disabili- Voto 5
La carenza di servizi navetta che consentano di sfruttare i parcheggi delle aree periferiche, nonché la chiusura a tappo delle zone adiacenti il lungomare centrale, hanno determinato anche quest’anno un imbottigliamento del traffico. Anche gli accessi sia a Nord che a Sud risentono dell’afflusso di auto superiore alla norma, ed è come se mancasse una terza arteria di collegamento che dall’Aurelia riconduca ai quartieri dell’anello immediatamente esterno al centro di Ladispoli. 
Viale Italia senza banchi – voto 6
Viale Italia senza bancarelle anche quest’anno: se da un lato incentiva i commercianti stanziali e li rende più visibili e propensi ad esporre in maniera autonoma, dall’altro riduce il numero dei frequentatori che si concentrano maggiormente verso la piazza facendo quasi a gomitate per un panino con la porchetta.  (Agg. 17/04 ore 10)


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